Stereotest di Lang 1 e di Lang 2

Premetto che In Italia faccio fare doppia visita pediatrica per il bilancio di salute dei miei bimbi. Il problema è che il pediatra di base non mi ha mai dato molta fiducia, fa visite frettolose di 10 minuti e non da ascolto alle mie richieste (a volte magari anche paranoie) o risponde in modo superficiale. E comunque è una sfiducia motivata! Fortunatamente il nostro Andrea non ha mai avuto niente di serio, ma per lui antibiotici e via… questa la soluzione per tutto!

Insomma il secondo pediatra da cui vado, osserva tutto dei miei bambini, dai segni clinici di predisposizioni allergiche (linea palpebrale di Dennie Morgan e cioè la presenza di una piega nella palpebra inferiore, l’accentuazione delle linee di flessione palmare, la cute secca e ruvida, l’ipercheratosi a livello dei follicoli piliferi sulle superfici estensorie delle braccia e sulla superficie anteriore delle cosce, la pitiriasi alba che si presenta con piccole chiazze ipocromiche lievemente desquamanti del volto e degli arti superiori), lo sviluppo neuro-motorio, riflessi oculari e acusti ed esegue lo sterotest visivo di Lang che permette di escludere il grave difetto visivo dell’ ambliopia.

Anche se agiscono in modi diversi, ho scoperto da questo sito di Paolo Nucci, oculista dell’Università di Milano, che la F.I.M.P. (Federazione Italiana Medici Pediatri) ha deciso di affidare al pediatra di famiglia l’osservazione della funzione visiva durante le visite dei bilanci di salute previste dall’ultimo Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con medici specialisti ambulatoriali interni, veterinari ed altre professionalità (biologi, chimici, psicologi) ai sensi del d.lgs. n.502/92 e successive modificazioni.

Nel programma di prevenzione dei Bilanci di Salute, in cui particolare attenzione è riservata al controllo dello sviluppo neuro-psicologico-sensoriale, è prevista l’esecuzione di test per il riconoscimento precoce dei difetti uditivi e visivi . Per la funzione dell’udito è stato proposto il Boel test che viene eseguito nel bilancio di salute dei 7-9 mesi, mentre per la valutazione della funzione visiva sono stati proposti il test per l’ambliopia tra i 24-36 mesi e il test dell’acuità visiva tra 5-6 anni. Non è unanime il consenso sugli strumenti che il pediatra può utilizzare per la rilevazione precoce dei difetti visivi.

C’è inoltre uno schema su quali esami fare, a che età e come intrerpretarli dedicato questa volta non ai genitori ma ai pediatri. Questo ci permette, a noi genitori, di sapere cosa dovrebbe fare il nostro pediatra e “magari” non fa e di conseguenza poterci tutelare.

Ma in realtà volevo parlare di questo stereotest.

Lang Stereotest 1. Lang ha costruito una tavola nella quale le immagini sono situate dietro una fitta serie di piccoli cilindri trasparenti che funzionano a guisa di doppi prismi affrontati per la base in modo da deviare verso il corrispettivo occhio la parte della figura ad esso destinata. Questo test, destinato a facilitare l’esame del senso stereoscopico nei bambini, è fondato su due principi: i random dots e il reticolo di lenti cilindriche parallele. In visione monoculare questi stereogrammi non rivelano alcun contorno mentre in visione binoculare le aree che producono una disparità orizzontale vengono viste in rilievo. In considerazione del fatto che il test viene eseguito il più delle volte nei bambini, sono state scelte delle forme di oggetti che sono abitualmente ben note fin dalla più tenera età. I tre oggetti (un gatto, una stella e un’automobile) sono visti su piani differenti: il gatto appare più vicino all’osservatore e l’automobile più lontana. I bambini di solito superano il test più facilmente degli adulti nei quali una presbiopia iniziale, con insufficienza di convergenza, può provocare delle difficoltà. Il test si ritiene superato quando il bambino cerca di afferrare la figura.

Lang Stereotest 2. Rappresenta uno sviluppo ed un completamento del precedente stereotest 1 (gatto, automobile, stella). Anche questo test si fonda sugli stessi principi ottici per l’esame della visione binoculare. Vengono presentate tre immagini (elefante, auto e quarto di luna) visibili solo in visione binoculare ed una stella che può essere percepita anche in visione monoculare ma che appare in rilievo se l’osservatore utilizza la visione binoculare normale. Molti oftalmologi ed ortottiste che usano lo stereotest 1 di Lang desiderano avere a disposizione un altro test, fondato sullo stesso principio, per evitare i problemi derivanti dalla memorizzazione delle figure. La stella visibile in visione monoculare serve ad attirare l’attenzione dei pazienti più piccoli ma procura altresì la soddisfazione di riconoscere almeno una figura anche ai soggetti che non hanno una visione stereoscopica.


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