Come cambiare una cattiva abitudine

La cattiva abitudine, ossia l’educazione involontaria è una conseguenza del comportamento dei genitori, nel momento in cui non si comportano fin dall’inizio con il bambino nello stesso modo in cui intendono proseguire. Esempi sono i bambini che dormono nel lettone di mamma e papà, bambini che mangiano solo 10min per volta o, ancora, bambini che vogliono stare solo in braccio; tutto ciò viene involontariamente rafforzato dai genitori.

Prima di tutto dobbiamo tenere ben presente che il bambino non fa nulla per dispetto o di proposito. Spesso noi come genitori non ci rendiamo conto dell’effetto che facciamo sui nostri figli; essi sono molto sensibili, percepiscono e vengono influenzati dal nostro stato d’animo, sia che siamo tesi, preoccupati, nervosi o sereni e felici.

Ogni genitore è in grado di porre rimedio ad una cattiva abitudine. Importante è sapersi analizzare cercando di individuare in noi l’atteggiamento che incoraggia il comportamento sbagliato di nostro figlio e una volta fatto ciò, si può iniziare a lavorare per cambiare.

Sicuramente ci vuole tempo. Se il bambino è piccolo, cioè ha meno di tre mesi, 3 giorni basteranno; ma se il bambino è più grande e la cattiva abitudine e stata rafforzata per molto tempo, bisognerà procedere più lentamente, un passo alla volta, con molta pazienza e soprattutto con coerenza. Ricordate che provando un metodo diverso ogni giorno si finisce per incoraggiare l’abitudine sbagliata.

Come analizzare il problema. Per spiegarvelo nel modo più semplice possibile voglio ricorrere ad un esempio, per la precisione tratterò il caso di mia figlia Giulia che a nove mesi si svegliava ancora 3-4 volte per notte.

Il mio errore era partito dal fatto che mi rendevo disponibile ad allattarla pensando avesse fame. A nove mesi la bambina è svezzata, durante la giornata beve molti liquidi, compreso il latte, e non aveva sicuramente bisogno di mangiare la notte. Il mio comportamento ripetuto notte per notte ha fatto si che Giulia si svegliasse ogni 2 ore e prendesse il seno anche se non aveva fame.

Dovevo porre rimedio il prima possibile altrimenti avrebbe aumentato i risvegli notturni e la mia vita familiare sarebbe divenuta insostenibile.

Possiamo quindi chiamare questa mia disponibilità “antefatto“, cioè quello che avviene prima.

Il comportamento di Giulia era coerente, si adeguava alla situazione. Appena si svegliava andavo da lei e per evitare di farla piangere (per timore che svegliasse l’altro bambino) le davo il seno.

La conseguenza era che a nove mesi si svegliava più spesso che a 5 mesi e le cose stavano peggiorando.

Come dicevo, superati i tre mesi per rimediare ad una cattiva abitudine ci vogliono più di tre giorni e affrontare un passo alla volta. Come primo passo ho deciso che era il caso di fare una sola poppata per notte. Giulia cenava alle 18.00, alle 20.00 andava a letto e la poppata notturna poteva andare bene verso la mezzanotte. Dopo qualche giorno quando mi sembrava che i progressi erano assodati ho deciso che si poteva spostare la poppata notturna alle 4 di mattina. A distanza di un mese Giulia dormiva tutta la notte fino alle 6-7 di mattina.

Quando si svegliava non andavo immediatamente da lei, aspettavo che mi chiamasse e poi, anzichè darle il seno, le davo il ciuccio e la cullavo, la rassicuravo. All’inizio prima di riaddormentarsi si volevano anche 2 ore, ma nel giro di tre giorni si potevano già vedere i primi risultati.

Importantissimo è essere costanti perchè le vecchie abitudini sono dure a morire ed è normale qualche regressione. Perciò non scoraggiatevi e siate fermi e decisi; tutto dipende da voi e dalle vostre azioni.

L’antefatto, il comportamento del bambino e la conseguenza sono dei punti validi per tutti, ma ogni bambino è diverso dall’altro ed è a noi genitori che spetta il compito di capire cosa è più utile a nostro figlio, saper osservare e trovare la giusta strategia.

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23 comments on “Come cambiare una cattiva abitudine

  • Geraldine

    Posso chiedere una cosa?la mia bimba ha 3 mesi (quindi è piccola) però fa continui risvegli la notte (non supera le 2 ora consecutive)…questi risvegli sono andati peggiorando (fino a un mese fa “tirava” anche 5 ore) inizialmente, per stanchezza mia, l’allattavo ogni volta ma non mangiava veramente quindi ho iniziato ad allattarla solo se erano passate almeno 3 ore, ed effettivamente quando le do il seno ora mangia proprio…i risvegli però non sono diminuiti, quando non la allatto la cullo e le do il ciuccio per riaddormentarla…sbaglio qualcosa??non capisco come ridurre questi risvegli…
    PS: dorme nel lettino..

    • tamara

      Ciao Geraldine, la tua bambina si sveglia quindi 5-6 volte ogni notte? Se la bimba ha fame va allattata (naturalmente). Però il tuo approccio è giusto. Vedrai che se continui così i risvegli si ridurranno.
      Io consiglio, per motivi di sicurezza, di farla dormire nella tua stanza almeno fino ai 6 mesi, è infatti questo il periodo più a rischio SIDS.
      Il lettino va bene però tieni presente che, essendo piccolina, potrebbe sentirsi spaventata dalle dimensioni del letto. Direi quindi di creare quello che viene definito “il nido” utilizzando il cuscino da allattamento o in alternativa degli asciugamani arrotolati lungo i fianchi, facendo attenzione che niente vada vicino al viso per evitare il soffocamento.

  • Estella Menegazzo

    Volevo chiedere cosa fare per il mio bambino di 2 mesi e mezzo…Lui dall’inizio ha fatto fatica ad addormentarsi da solo nella culla, e non sapendo cosa fare, l’ho abituato ad addormentarsi in braccio, e poi lo mettevo nella culla/lettino, solo che adesso quando faccio per metterlo giù, lui si sveglia e piange…ho provato a lasciarlo piangere, ma anche 1 ora è andato avanti e niente…

    • tamara

      Ciao Estella. Puoi provare con la fasciatura e creando il cosidetto “nido” cioè degli asciugamani arrotolati messi ai suoi fianchi (sempre attenzione che niente gli copra il viso). Un modo per sentirsi avvolto e più sicuro. Mettere vicino a lui un oggetto che abbia il tuo odore, anche questo potrebbe essere di aiuto.

      Se capita che non inizia a piangere e non riesci a calmarlo puoi provare il metodo del Dott. Karp; te lo riporto di seguito:

      Il metodo delle “Five S” che il Dr. H.Karp descrive nel suo libro “The Happiest Baby on the Block”. Un metodo che, secondo lui rivoluzionario, calmerà anche il bambino più difficile.

      1. Fasciatura (swaddle), come si usava fare qualche tempo fa.0
      2. Posizione laterale o sulla pancia (side o stomach position). Tenerli a pancia sotto sulle proprie ginocchia oppure disteso in posizione laterale.
      3. Emettere un “shshshsh” (sushing), un suono che calma il bambino perché ricorda il flusso di sangue dalla placenta (asciugacapelli e aspirapolvere possono funzionare allo stesso modo).
      4. Dondolare (swinging). Anche un dondolio con movimenti rapidi e veloci (2-3 al secondo) ricorda la vita nell’utero. Può funzionare anche con una sdraietta a dondolo o portandolo con un marsupio.
      5. Succhiare (sucking). Dopo i primi quattro passaggi il bambino sarà già più tranquillo e, se non è affamato potete dare sia il seno che il ciuccio. Ma mi raccomando, il ciuccio può essere introdotto tra la seconda e la sesta settimana di vita, non prima, rischiereste di interferire con l’allattamento e potrebbe in seguito perdere interesse per il seno.

      Il Dr.Karp si raccomanda che questi passaggi vengano eseguiti esattamente come descritto, altrimenti potrebbe non funzionare.

      Spero che questo ti possa aiutare, nel caso scrivi pure e vediamo cos’altro possiamo fare.
      Ciao Tamara

  • Lisa

    Buonasera, ti chiedo un consiglio anch’io.
    Ho una bimba di 10 mesi che è abituata a dormire soltanto se cullata in braccio (salvo passeggino e seggiolino in macchina) in sostanza se diamo in casa non riesce ad addormentarsi da sola.
    Lei dorme da quando aveva 4 mesi nel suo lettino nella stessa camera con noi.
    Mi puoi aiutare ad insegnarle a dormire da sola?
    Quando provo a stenderla da sveglia nel suo letto lei gioca, si alza in piedi, ride e scalcia, se è molto stanca invece gioca due minuti poi inizia a frignare sempre di più gino a diventare isterica e farsi venire il vomito se non la prendo in braccio!

    • tamara

      Ciao Lisa, sicuramente metterla a letto troppo stanca non è la soluzione migliore. La cosa migliore è metterla a letto al momento giusto ;) Il bello è scoprirlo, il momento giusto per lei.
      A parte gli scherzi, secondo me ci potrebbero essere due soluzioni possibili però visto che ha già dieci mesi, io procederei così. Mettila a letto appena vedi i primi segnali di stanchezza, meglio prima che dopo (anche 30 minuti prima dell’ora della nanna).
      Crei un rituale leggendo un libro, cantando una ninna nanna, facendo un massaggio, quello che la bambina gradisce di più. Avete almeno 30 minuti di tempo per questo.
      Non aspettarti che si stenda e si metta a dormire. Lasciala fare. Vedi fino a che punto continua con i suoi giochi. In fin dei conti lo deve trovare il modo di rilassarsi. I miei figli avevano modi differenti. Uno girava attorno al lettino fino a che non si addormentava, anche nelle posizioni più assurde. L’altra invece si dondolava con il sederino in aria. Sono davvero buffi, ma in fondo è il loro modo per rilassarsi.
      Vai per gradi. La prima settimana stai nella stanza con lei. Puoi per esempio cantarle una ninna nanna e poi però mi raccomando di rimanere seria e non invogliarla a giocare. Lei ti cercherà per giocare. A quel punto se vuoi puoi provare a fingere di dormire anche tu (basta che tu chiuda gli occhi).
      La settimana successiva provi a sederti nella stanza ma lontana dal lettino. La settimana suguente invece ti metterai vicino alla porta. Poi ancora una settimana e esci dalla stanza.
      Dico una settimana ma potrebbero essere 10 giorni o più. Devi assicurarti che ogni passaggio sia consolidato e lei si senta al sicuro.
      Buon lavoro. Se senti la necessità puoi scrivere ancora.
      Ciao

  • Sandra

    Ciao vorrei chiederti un consiglio.
    Ho un bimbo di 6 mesi e mezzo. Per addormentarlo gli devo dare il seno e se si tratta dei riposini diurni dorme 30-40 minuti alla volta, poi si sveglia e lo devo riaddormentare. La notte invece si sveglia verso le 2.30 e poi per non stare sveglia lo allatto a letto e sta con me nel lettone fino alla mattina facendo più poppate.
    Cosa posso fare per togliergli queste abitudini?
    Avevo cominciato ad addormentarlo senza seno in collo seduta a letto (questo per tentare di fare qualcosa di più graduale per arrivare pian piano poi ad addormentarlo nel lettino)ma dopo 2 settimane continuava a piangere come un disperato per diverso tempo ed ecco che ho lasciato perdere pensando di sbagliare qualcosa o che quello non era il metodo giusto.
    Non so più come comportarmi e vorrei alcuni consigli su come sarebbe giusto addormentarlo e come arrivarci a quel risultato. Inoltre dorme per poco tempo ed a volte la notte si sveglia piangendo, perché si comporta così?
    Grazie mille per tutti i consigli che vorrà darmi
    Sandra

    • tamara

      Ciao Sandra, comprendo la difficoltà della richiesta continua. Se vuoi puoi provare a fare uno sforzo stando sveglia quando lo allatti la notte per poi rimetterlo nel suo lettino. Dove si trova il suo lettino? Sarebbe buono per te e per lui averlo nella tua stanza. In questo modo è più facile da confortare se piange e lentamente, quando sarà adattato al suo lettino, potrai spostarlo in un’altra stanza. Quando dorme poco e piange ci possono essere diverse ragioni: il caldo, la sete, troppo stanco, rumori, fame (certamente), pannolino sporco, ecc…

  • Luna

    Ciao..mio figlio ha 4 mesi e da una settimana circa ho incominciato a dargli sorsetti di acqua con il biberon e facendo così mi di sveglia alle 5 e mezza,6 (cosa che non ha mai fatto è sempre durato fino alle 9/10 di mattina) e cerca la tetta perché se non sa nemmeno lui se ha sete o fame, ho provato a dargli i ciuccio ma si agita in continuazione e non si riaddormenta ed essendo stanco perché si sveglia presto mi dorme tanto durante il giorno..Non so come rimediare a questa cattiva abitudine

  • tamara

    Ciao Luna, mi dispiace rispondere così tardi. L’estate è stata molto calda e i bambini ne soffrono molto. A volte un impacco con un panno bagnato è di sollievo… Sono certa che passato il caldo il ritmo si sarà ristabilito.

  • Carmela

    Salve io sono una mamma di un bambino di 9 mesi, non ho mai avuto problemi ad addormentarlo,ma da qualche settimana vuole dormire nel letto con noi e adesso la novità di pochi giorni…quando è ora di mettersi a ninna vuole ridere e giocare . Lui fa due o tre sonnellini al giorno. E la notte?giochiamo!come devo comportarmi?

    • tamara

      Ciao Carmela, secondo me ci sono un paio di considerazioni da fare:
      1. è probabile che si trovi nella fase chiamata “ansia da separazione” per cui vuole sempre stare vicino in particolare a mamma.
      2. ha raggiunto un’età dove vede, capisce molte più cose e trova l’ambiente stimolamte per il gioco.

      Per quanto riguarda il primo punto ci vuole solo pazienza. Si tratta di una fase transitoria.
      Per il secondo punto invece direi che organizzare una serata il più tranquilla possibile, senza stimoli e senza giochi “energetici”, almeno un ora prima dell’ora della nanna, sarebbe l’ideale.

  • Chiara

    Buongiorno Tamara, sono la mamma di Gregorio. Gregorio alla fine dei 3 mesi ero riuscita a passare a 5 poppate togliendoli la poppata delle 3 oppure 4 e tirare fino alle 6/7(19:30-23:30/00-6/7). Ora, da quando ha 4 mesi e fa caldo, improvvisamente si sveglia alle 2 del mattino con pianti isterici, dopo aver mangiato alle 23:30. Alle 2 non gli do da mangiare e lo rassicurò e dorme. Poi si sveglia ancora alle 4 e qui invece gli do da mangiare anche se il mese scorso ero riuscita a toglierli questa poppata. Non riesco a farlo piangere troppo incurante in quanto é un bimbo cardiopatico e ho paura che la sua saturazione si abbassi (ora dobbiamo fare il 2ndo intervento). Un’altra informazione, alla poppata della cena (19:30) é sempre molto nervoso e piange un sacco infatti mangia di meno a cena rispetto alle altre poppate e per addormentarlo devo tranquillizzarlo per farlo smettere di piange e si addormenta forse per sfinimento.
    Per cui riassumendo, domanda 1/ come faccio a toglierli abitudine della poppata delle 4 del mattino 2/ come mai si sveglia con pianto isterico alle 2 del mattino (dopo poppata delle 23 cca) 3/ come mai a cena é così nervoso piange tanto – infatti mangia poco e faccio fatica a calmarlo per la nanna
    Di giorno fa riposini regolari
    Grazie chiara & Gregorio

  • Rachel

    Ciao Tamara , nell’articolo che ho trovati su queste pagine , ho felicemente trovato dei metodi che mi sembrano giusti e validi, da stasera proverò con mia figlia di 12 mesi che da subito ha instaurato un rapporto strano ed io solo dopo aver letto il tuo articolo capisco di aver rafforzato questo suo brutto rapporto. Lei già dai primi gg si addormenta dopo la prima poppata, cHe duravano 1 minuto scarso , poi siamo arrivati a 5 minuti verso i 2 mesi.il secondo e il terzo mese sono stati segnati da pianti inconsolabili e strilli che andavano aventi per 2 ore circa , poi il tutto e sparito come era terminato ,lei dorme nel letto con noi dall’8 °mese ma se la metto nel suo lettino si sveglia la stessa quantità di volte che si sveglia stando nel lettone , dalle 3 alle 6 volte circa . vorrei dormire e che lei dormire , perché nn avendo aiuti per me è difficile continuare a passare le notti in questo modo.
    Grazie mille Rachele

    • tamara

      Ciao Rachel, si, prova a vedere se riesci, fai piccoli passi per volta. Cosa fa lei e cosa fai tu, tutte le volte che si sveglia?

  • Roberta

    Ciao Tamara,mio figlio di 3 mesi e mezzo fin dalla nascita non ha mai dormito da solo,l’unico modo per dormire è tenerlo attaccato al mio braccio nel letto con noi.. ho provato più volte a cambiare l’abitudine ma non riesco.. nela culla non dorme spalanca gli occhi passo anche due ore che lui ancora è sveglio cosa posso fare per insegnargli a dormire da solo nella sua culla???
    Premetto che di giorno è la stessa cosa fa solo piccoli sonnellini che durano massimo 15 minuti e si addornenta subito se lo si prende in braccio

    • tamara

      Ciao Roberta, potresti provare alcune tecniche come la fasciatura o fare il nido. Potresti fare in modo che gli oggetti che usa durante il sonno, abbiano il tuo odore. Durante il giorno potresti usare la fascia (più consigliata) o il marsupio. Dagli tempo. Sembra abbia molto bisogno del contatto. E un problema per te se dorme nel tuo letto?

  • Alessia

    Ciao Tamara, come le tante mamme qui sopra, ho una bimba di 3 mesi che di notte si addormenta solo al seno e in nessun’altra maniera. Di giorno qualche volta riesco ad addormentarla in braccio, tranne però dormire solo sulla spalla, oppure dorme solo se la tengo nella fascia, qualche altro giorno invece niente, si dispera così tanto che devo darle il seno. Se siamo fuori casa nn si rilassa in alcun modo quindi sono costretta a darle il seno, ma dorme se rimango lì attaccata. Tu consigli di addormentarli dove poi si risvegliano, ma davvero mia figlia piange in modo disperato senza fine, con lacrime, paonazza e andando in apnea, come faccio?. Andando avanti così so che si radicheranno in lei queste abitudini. Chi mi è vicino si rende conto che la bambina è davvero impegnativa…
    Non c’è possibilità di farlo gradualmente con lei, il suo è un pianto che può spegnersi solo se lasciata lì finché si sfinisce, e non sono d’accordo con questi metodi. Ma come posso fare? Mi sento schiava, nemmeno di muovermi di giorno. Grazie

    • tamara

      Ciao Alessia, è un periodo molto impegnativo questo. Sembra che la tua bambina non abbia un facile temperamento. In questo caso, non consiglio di forzare delle tecniche e procedure che potrebbero semmai creare maggiori difficoltà di gestione e forse anche problemi con la fase di attaccamento. Cerchiamo di vedere cosa è meglio per lei. Ci sono bambini che non dormono con altre persone o in luoghi diversi. Tutti i bambini hanno bisogno di un senso di stabilità. Una costante routine, dove le cose si ripetono giorno dopo giorno, li aiuta a creare un senso di sicurezza. So che è pesante al momento. Fatti aiutare dal papà, da falimiliari o amici. Cerca di riposare anche tu. Un altro consiglio che posso darti, è quello di cercare di individuare i segnali di stanchezza, prima di tutto. Ti possono aiutare ad evitare la situazione in cui lei è troppo stanca e diventa inconsolabile fino a quando non si addormenta da sola, diventanto paonazza con il respiro che sembra mancarle.

  • Chiara

    Ciao Tamara,

    io ho un bambino di 1 anno e mezzo che continua a svegliarsi diverse volte per notte anche se non è più allattato. A 11 mesi ho smesso di allattarlo e ho sostituito la poppata notturna con un biberon di camomilla (molto blanda), che però beveva solo una volta a notte e neanche tutto. Da qualche mese ha ricominciato a svegliarsi diverse volte e per stanchezza ho rafforzato la sua necessità di camomilla che adesso è diventata un vizio.
    Ieri notte ho iniziato il processo per togliergli questo “vizio”. Secondo te vista la sua età, ho la necessità di lasciargli la possibilità di bere camomilla almeno una volta a notte, oppure è da togliere completamente?

    La scorsa notte, si è addormentato alle 9:30 e al primo risveglio dell’1:30 l’ho preso in braccio e ha bevuto la sua camomilla, quando si è riaddormentato l’ho messo nella culletta. Dopo neanche un’ora ha avuto un’altro risveglio e l’ho preso in braccio e l’ho cullato senza dargli camomilla, quindi ha iniziato ad addormentarsi e risvegliarsi in continuazione per un’ora e mezza, per poi crollare alle 4 e dormire fino a stamattina alle 7:15.

    Stanotte volevo provare a dargli la camomilla non al primo risveglio ma a quello successivo, dici che cambiare approccio è sbagliato?

    Spero non duri troppo perchè già al secondo giorno sono distrutta :p

    Chiara

    • tamara

      Ciao Chiara, secondo me stai procedendo perfettamente. Io lascerei la camomilla del primo risveglio e basta. Almeno per il momento. Non cambiare approccio per una settimana. Dopo la settimana, valuti la situazione di nuovo. In teoria in tre giorni già dovrebbe essere risolto il problema dei risvegli successivi, ma una settimana serve per consolidare il cambiamento

  • Sara

    Ciao Tamara, ho un figlio di 4 mesi e 10 giorni, da qualche giorno si sveglia la notte per mangiare (prima lo faceva solo in casi eccezionali)
    Durante il giorno è difficile farlo mangiare perché si distrae spesso.
    Più di dieci minuti a poppata non fa, al contrario della mezzora di prima, e mangia spessissimo… Spesso non vuole il seno.
    Poi è molto nervoso in questi ultimi giorni, non so che fare.
    Grazie.

    • tamara

      Ciao Sara, sicuramente si tratta di un periodo transitorio. Per evitare distrazioni, cerca di allattarlo in un luogo con luci abbassate, non giochi, tv o altre persone attorno che possano attirare la sua attenzione. Quando hanno acquisito abilità, i neonati mangiano molto più velocemente ma non è detto che quello che bevono sia meno di prima. Controlla la crescita del peso. Per quanto riguarda l’irritabilità, potrebbe trattarsi di dentini? Questo è più o meno il periodo. Potrebbe spiegare il desiderio di volere qualcosa in bocca ma non il seno.
      Se la pipi e/o pupù sono acide, sbava e cerca qualcosa da mettere in bocca, è molto probabile che siano i dentini.
      Puoi fare massaggi sulle gengive (esternamente) facendo piccoli circoli con il polpastrello dell’indice, utilizzare uno di quegli oggetti da mettere nel frigo e darglielo freddo da mordere. Alternativa potrebbe essere la collana di ambra baltica che, attraverso il calore del corpo del bambino, rilascia l’acido succinico che avrebbe blande proprietà antidolorifiche. Ci sono genitori che testimoniano dei benefici.

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Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.