Test: il tuo bambino soffre di ADHD?

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Il disturbo di ADHD viene nominato spesso per bambini molto attivi o che non stanno seduti tranquilli, ma il più delle volte questi bambini sono assolutamente normali. È facile etichettare un bambino con questo disturbo, ma spesso necessita solo di maggiori attenzioni, magari perchè più intelligente, si annoia e ha bisogno di nuovi stimoli.

Il test che segue può essere eseguito per bambini che vanno dai 3 anni ai 10-11 anni. Non è applicabile per adolescenti e adulti, perchè basato su comportamenti di bambini di scuola elementare.

Generalmente il disturbo insorge intorno ai 3-4 anni ed il disturbo si modifica, a volte si aggrava, in situazioni come l’ingresso nella scuola elementare, la maggior complessità dei compiti scolastici, che necessitano nuove enormi difficoltà da fronteggiare.

Durante la preadolescenza l’iperattività tende a diminuire ma può venire parzialmente sostituita da un’agitazione interna mostrandosi insofferente, impaziente e scarsa capacità di mantenere le amicizie.

Durante l’adolescenza invece si può osservare una lieve attenuazione della disattenzione e dell’iperattività. Ma questo non significa che il problema si risolva, perchè possono insorgere problemi di altro tipo come depressione, ansia o condotta antisociale.

Si tratta di un questionario denominato Scala di disturbo di attenzione ed è formulato dal gruppo di Cesare Cornoldi per la valutazione dei comportamenti tipici dell’ADHD.
Per sapere se un bambino veramente soffre del disturbo da disattenzione e iperattività, questo test non è certo sufficiente, è necessario un approfondito controllo medico, è importante fare il punto su tutti gli aspetti del bambino che preoccupano maggiormente ma anche riflettere sulla propria vita familiare cercando di capire come possono essere collegati con il comportamento del bambino.

Con il test seguente il genitore deve stabilire la frequenza con cui avvengono i comportamenti descritti dando un punteggio da 0 a 3.

  1. Incontra difficoltà nell’esecuzione di attività che richiedono una certa cura
  2. Spesso, a tavola o sulla scrivania, si agita con le mani o i piedi o si dimena sulla seggiola
  3. Incontra difficoltà nel mantenere l’attenzione sui compiti o sui giochi in cui è impegnato interrompendosi ripetutamente e passando da un’attività all’altra
  4. Non riesce a stare seduto quando le circostanze lo richiedono
  5. Quando gli si parla non sembra ascoltare
  6. Manifesta un’irrequietudine interna correndo e arrampicandosi dappertutto
  7. Non esegue ciò che gli viene richiesto o fatica a portarlo a compimento
  8. Incontra difficoltà a impegnarsi in giochi o attività tranquille
  9. Incontra difficoltà a organizzarsi nei compiti e nelle sue attività
  10. È in movimento continuo come se avesse l'”argento vivo” addosso
  11. Evita o è poco disposto a impegnarsi in attività che richiedono uno sforzo continuato
  12. Non riesce a stare in silenzio; parla eccessivamente
  13. Non tiene in ordine le proprie cose e di conseguenza le perde
  14. Risponde precipitosamente
  15. Viene distratto facilmente da stimoli esterni
  16. Incontra difficoltà ad aspettare il suo turno
  17. Trascura o dimentica le incombenze o di fare i compiti
  18. Spesso interrompe o si comporta in modo invadente con altre persone impegnate in una conversazione

Sommare separatamente i punteggi degli item pari e di quelli dispari. Se in corrispondenza degli item dispari il punteggio è superiore a 14, con buone probabilità il bambino presenta problemi di attenzione. Se il totale degli item pari è superiore a 14, probabilmente ci saranno problemi di iperattività e impulsiviltà.


Test tratto da:

  • Gian Marco Marzocchi, “Bambini disattenti e iperattivi”, il Mulino, 2003

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