Vaccino contro morbillo, parotite, rosolia: MPR

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Tra il 13° ed il 15° mese di vita del bambino, si raccomanda la vaccinazione contro queste tre malattie, dette dell’infanzia in quanto colpiscono prevalentemente i bambini, in un’unica dose con un’iniezione sottocutanea nella parte alta del braccio, vicino alla spalla.
Si consiglia anche una seconda dose tra i 5-6 anni oppure tra gli 11-12 anni.

Si tratta di un vaccino che contiene i tre virus vivi ma modificati in modo da renderli innocui ma in grado di stimolare le difese immunitarie.

Le eventuali reazioni al vaccino si possono presentare dopo dieci giorni-due settimane dall’iniezione, accompagnate eventualmente da una lieve eruzione cutanea. Se si presenta febbre superiore a 38,5° è preferibile consultare un pediatra e somministrare farmaci antifebbrili. Può comparire anche un gonfiore delle ghiandole linfatiche o (meno frequentemente) tosse secca e raffreddore, congiuntivite e gonfiore delle parotidi, le più grosse ghiandole salivari poste dietro al collo.

La vaccinazione è controindicata nei seguenti casi:

  • malattia clinicamente importante di media o alta gravità o febbre superiore ai 38,5°

  • somministrazione di immunoglobuline nei 3-6 mesi precedenti.

e non deve essere somministrata in questi casi:

  • alterazioni del sistema immunitario

  • gravidanza
  • reazione allergica grave ad una precedente dose dello stesso vaccino

Prendiamo ora singolarmente queste tre malattie e vediamo come si trasmettono e quali sono i sintomi.

Morbillo

Il morbillo è una malattia altamente contagiosa, si trasmette attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse, lo starnuto o parlando.
L’ammalato diventa contagioso quando compaiono i primi sintomi fino ad alcuni giorni dopo la comparsa dell’esantema.

I primi sintomi del morbillo sono:

  • congiuntivite

  • raffreddore
  • tosse
  • malessere generale
  • febbre

Dopo alcuni giorni compare la tipica eruzione cutanea (esantema) prima sulla fronte e poi, nell’arco di 2-3 giorni, anche sul viso, alla nuca, alle braccia e, via via, al tronco e alle gambe (vedi foto).

In genere la malattia si risolve in una settimana o poco più, senza problemi. Le complicazioni più frequenti che si possono presentare sono otite, bronchite e polmonite. C’è invece una complicazione più grave, l’encefalite, che colpisce un malato ogni mille e lascia danni permanenti in metà dei casi. Inoltre, a distanza di molti anni dalla guarigione, può comparire (1 caso ogni 100.000) la panencefalite sclerosante acuta che consiste in una gravissima degenerazione progressiva del sistema nervoso.

Parotite

Anche la parotite, conosciuta come orecchioni, è una malattia infettiva che si trasmette attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse, lo starnuto o parlando.

Si tratta di un virus che entra attraverso la bocca, raggiunge le ghiandole salivari e si diffonde, attraverso il sangue, agli altri organi. Le ghiandole più colpite sono appunto le parotidi.

I primi sintomi sono:

  • malessere

  • mal di testa
  • stanchezza
  • febbre
  • ingrossamento delle parotidi

Generalmente inizia ad ingrossarsi solo una ghiandola ma, dopo alcuni giorni (non in tutti i casi), si ingrossa anche l’altra.

Dopo una settimana, se non ci sono complicazioni, scompaiono sia la febbre che l’ingrossamento delle ghiandole.

Le complicazioni più frequenti sono:

  • pancreatite

  • meningite
  • encefalite
  • miocardite
  • sordità
  • nel maschio che contrae la malattia dopo la pubertà, orchite (infiammazione dei testicoli), con conseguente rischio di sterilità.

Rosolia

Anch’essa si trasmette come il morbillo e la parotite in qualunque età. Mentre per la rosolia congenita il virus presente nel sangue raggiunge il feto attraverso la placenta.

È la malattia più lieve tra le comuni malattie dell’infanzia. Il virus entra nell’organismo attraverso le vie respiratorie e viene poi trasportato in tutto il corpo attraverso il sangue.

I sintomi più comuni sono:

  • febbre

  • eruzione cutanea con piccole macchioline rosacee
  • ingrossamento delle ghiandole linfatiche dietro le orecchie, sotto la nuca e sotto il mento

L’esantema inizia dal viso, si diffonde rapidamente al tronco e agli arti e scompare di solito nell’arco dei qualche giorno.

L’ingrossamento dura qualche settimana.

La febbre generalmente è lieve e dura 1-2 giorni.

Per quanto sia lieve, a volte non passa innosservata; invece, come già sappiamo, diventa pericolosa per feto nel caso la malattia colpisse una donna in gravidanza.

Le conseguenze del contagio in gravidanza possono essere, per il nascituro:

  • malformazioni del cuore

  • malformazioni del sistema nervoso
  • malformazioni degli occhi
  • malformazioni dell’apparato uditivo
  • alterazioni delle ossa
  • alterazioni della coagulazione del sangue
  • se l’infezione è molto grave, anche morte intrauterina del feto

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Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.