Alcool in adolescenza

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Capita sempre più spesso di sentir parlare di questo problema tra i giovani, purtroppo l’abuso di alcool è in aumento.
Ognuno di noi ha livelli di tolleranza differenti e quelli che, per così dire, lo “tollerano bene” sono proprio le persone che ne consumano in quantità maggiore.

Quali sono gli effetti dell’alcool nel corpo umano:

  • All’inizio c’è una piacevole sensazione di tranquillità e disinibizione.

  • Quando si supera un certo limite generalmente compare la cefalea.
  • Alcuni saltano la fase iniziale di sensazione piacevole per provare, dopo un violento rossore iniziale, accelerazione cardiaca, forte sudorazione, sensazioni spiacevoli a livello addominale e cefalico.

Cefalea, nausea, disturbi gastro-intestinali a volte sono così forti da indurre a limitare l’uso di alcool.

A quelle persone che dicono di reggere meglio l’alcool in realtà manca quello che possiamo chiamare il “campanello d’allarme” provocato dal disagio fisico. Questo le spinge a consumare più alcolici per provare la sensazione di piacere.

Ma il cervello in questo modo inizia lentamente a considerare l’alcool come un elemento necessario al suo funzionamento, quindi si crea una forma di assuefazione tale da portare l’adolescente a bere sempre un pochino di più fino ad arrivare gradualmente all’alcolismo.

I danni cerebrali però, anche se ci sono, non sono osservabili nei giovani ma si presentano con un certo ritardo. In genere corrispondono ad una forte riduzione dei neuroni soprattutto della corteccia frontale la quale si occupa del linguaggio e dell’attenzione.

Alcuni dati dimostrano che un danneggiamento della corteccia frontale nell’infanzia abbiano come conseguenza, nei ragazzi, problemi nel seguire le norme sociali e morali.

Nei preadolescenti e negli adolescenti la corteccia frontale è ancora immatura e questo ci spiega come mai alcuni ragazzi abbiano scarso senso morale ma soprattutto siano più vulnerabili all’abuso di sostanze che portano dipendenza.

L’alcool, come possono esserlo anche altre sostanze che creano dipendenza, viene assunto per soddisfare una sensazione di piacere. L’adolescente, a causa dell’immaturità della corteccia frontale, è più a rischio perchè non è in grado di controllarsi e se si crea dipendenza, sarà per lui più difficile che per un adulto liberarsene. Tant’è vero che l’80% dei giovani che terminano un programma di disintossicazione (alcool, nicotina o droga che sia) hanno una ricaduta entro 6 mesi.

L’abuso inizia quando si supera un certo limite che è stabilito dalla capacità del nostro fegato a metabolizzare l’etanolo. La quantità è naturalmente variabile a seconda della persona, ma generalmente si parla di 15 grammi di etanolo che in pratica possiamo quantificare in due bicchieri di vino, un bicchierino di distillato o una birra media.

Per prevenire problemi come l’alcolismo o altre forme di dipendenza bisogna lavorare da sempre sull’educazione dei figli puntando su autonomia, autostima, costruzione dei rapporti intimi, insegnare loro a gestire al meglio le emozioni, educando all’impegno e al protagonismo.

Inoltre un genitore deve sempre seguire il figlio, cercando di captare quando qualcosa non va, quando si comporta in modo diverso. È sicuramente deleterio far passare inosservati alcuni comportamenti (esempio il figlio che rientra ubriaco) perchè si rischierebbe di farli passare come cose normali e lecite.

Dovremmo controllare i ragazzi in modo discreto senza essere soffocanti e col fiato sul collo come dei poliziotti. Se fanno uso di sostanze è buona regola fare un controllo medico.
Evitate parole o frasi che possano fargli provare sensi di colpa o frasi tipo “se smetti ti regalo una macchina”.

Per precauzione andrebbero tolte carte di credito, bancomat o altre forme di denaro a sua disposizione.

Accertarsi del rendimento scolastico perchè spesso la scuola viene messa in secondo piano.

Il genitore dovrebbe passare più tempo con il ragazzo a parlare, ascoltare e capire senza farlo sentire solo. Il genitore non deve stare lì passivamente, potrebbe trasformarsi in un carceriere piuttosto che essere di vero aiuto.

Potrete trovare molte altre informazioni interessanti su questi libri:


Fonti:

  • “Cercasi genitori disperatamente. Come aiutare i figli adolescenti a sconfiggere le dipendenze da droghe, cibo, alcool, internet…”, di Rosanna Schiralli, FrancoAngeli editore, 2004
  • “Le età della mente”, di A.Oliviero e A.Oliviero Ferraris, Editore Rizzoli, 2004

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Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.