Affrontare i loro capricci

È importante far capire ai bambini che ci sono dei limiti e questi limiti li deve decidere un adulto. A volte sembra che ti voglia sfidare e questo ti fa arrabbiare da morire. Ma quando la situazione volge al peggio, può essere utile ricordare a se stessi che i capricci del bambino fanno parte del suo sviluppo.

Annlaug Madland è un’insegnate universitaria ma ha anche lavorato molto negli asili, ora insegna alla scuola materna presso l’Università di Stavanger, e dice che la rabbia è un bene e i capricci sono normali.

Sul suo sito e poi attraverso un’intervista rilasciata sul sito di klikk.no, ci racconta ciò che è frutto della sua esperienza con i bambini e ci lascia preziosi consigli:

Sarei più preoccupata se mio figlio non esprimesse mai rabbia. Ciò significa che il bambino è più propenso a reprime ogni sentimento.

Quando il bambino è tra due anni e mezzo e tre anni e mezzo scopre il proprio “IO” come qualcosa separato dagli altri al contrario dei neonati che si percepiscono come un tutt’uno con l’ambiente. Quindi inizieranno ad esprimersi con frasi tipo: “Andrea sarà”, “Io voglio”, ecc…

Quando un bambino scopre la propria identità vuole scoprire di cosa è capace, cosa può decidere, quanto può protestare. È ovvio quindi che per scoprire tutto ciò deve testare in che modo reagiscono gli adulti.

Un po’ come accade anche durante il periodo della pubertà, nella quale il ragazzo cerca di scoprire i propri limiti.

Diciamo quindi che il genitore a conoscenza di ciò, piuttosto che arrabbiarsi dovrebbe tirare un sospiro di sollievo e dire: “Fantastico! Doveva succedere ed è un bene che sia così“.

Certo questo non significa che l’intera famiglia starà ai piedi del bambino ad ascoltare i suoi capricci. Essendo però tutti diversi uno dall’altro, non c’è un metodo unico per prevenire i capricci.

Un tempo il bambino veniva punito fisicamente o chiuso nella propria stanza. A partire dagli anni ’70 invece il bambino era al centro di tutto, e fu introdotta l’educazione senza limiti, libertà totale.

Negli anni ’90 divenne importante il dialogo con il bambino e possiamo ritrovare in quegli anni termini come “Parent Curling”. Per parent curlig si intendono quei genitori che danno molto spazio ai bambini e sgomberano la strada da eventuali ostacoli in modo tale che il bambino abbia più successo possibile senza difficoltà e senza dover affrontare alcun ostacolo. Pare che ora il metodo educativo punti sull’autorevolezza con regole chiare, dove sono i genitori a decidere ma in forma amichevole in modo tale da non mettere il bambino in imbarazzo.

I suoi consigli pratici su come trattare i bambini arrabbiati e capricciosi

  1. Non si tollera che il bambino stia seduto a tavola e urli. In questo caso per esempio si può decidere di accompagnare il bambino fuori e parlargli da qualche altra parte. Nessuno, nè adulti nè bambini, amano essere ripresi davanti ad altre persone.
  2. Rimanere calmi, non urlare e quando la situazione si è un po’ calmata, spiegare a vostro figlio perché non è permesso comportarsi così.
  3. A volte distrarre il bambino e dargli qualcos’altro a cui pensarepuò funzionare bene, ma è anche importante riconoscere i sentimenti del bambino.
  4. I bambini piccoli non riescono a spiegarsi a parole e usano il pianto. In questi casi quindi è bene far capire al bambino che hai capito dicendo: “Vedo che piangi perché sei arrabbiato e molto turbato”
  5. È difficile che un bambino di tre anni riesca a stare fermo a pensare a quello che ha fatto. Ma è importante prendere il bambino, portarlo nella sua stanza e dire “qui puoi urlare e battere la testa sul cuscino, quando ti sei calmato puoi tornare da noi.”
  6. Abbiate fiducia in voi stessicome genitori.
  7. È sicuramente dura per un genitore quando il bambino si butta a terra in un luogo pubblico, ma in tali situazioni si può far notare al bambino come tutti lo stiano guardando. Capita spesso che il genitore si comporti in pubblico in modo diverso rispetto a quando è a casa e questo fa arrabbiare di più il bambino il quale urlerà di più come per chiedere “dov’è finita la mamma normale”. Tutti i genitori si preoccupano di ciò che gli altri pensano, che sei una cattiva mamma o papà. Ma non dovete comprare le caramelle o il gioco solo perché il bambino smetta. La cosa migliore che potete fare è stare zitti e far finta che tutto sia normale e magari buttarla in scherzo.
  8. Dobbiamo ricordare l’importanza di comportarsi sempre allo stesso modo, non importa dove ci troviamo.
  9. Ottima soluzione è quella dell’umorismo. Quando vedi che la rabbia comincia a salire, trasforma subito la situazione in qualcosa di divertente.
  10. Ignorareil bambino può essere una strategia quando si tratta di piccole cose, ma non quando il bambino è molto arrabbiato e frustrato. Alcuni bambini urlando per tutto il tempo e devono essere aiutati a ritrovare la calma.
  11. Anche se è l’ultima cosa che ci viene in mente, abbracciare il bambinomentre sta facendo un capriccio può realmente aiutarlo a calmarsi. Questo perché fa sentire il bambino al sicuro e gli fa capire che, anche se non vi piace il suo comportamento, voi vi prendete cura di lui.
  12. Spesso molti capricci iniziano perché il bambino è stanco o affamato. Lo potete capire osservando in che momento della giornata accade. Succede spesso nello stesso periodo della giornata? Poco prima di cena? O un momento prima del riposino? L’unica soluzione ovviamente è farli riposare o dargli da mangiare.
  13. Dobbiamo dare al bambino la possibilità di comportarsi bene.Alcune situazioni sono dei tests per i bambini, come quando devo stare per molto tempo seduti a tavola.In questi casi, quando richiediamo qualcosa in più dal bambino, offriamogli un piccolo premio come ringraziamento per lo sforzo.

    La soluzione ideale sarebbe quella di parlare al bambino informandolo di ciò che noi ci aspettiamo da lui e che alla fine riceverà un premio per il suo impegno.

    Se notiamo che stanno arrivando i capricci, potete ricordare al vostro bambino che riceverà il premio se si sarà comportato bene.

  14. Parlare a bassa voce è molto importante. Se anche voi alzate la voce quando il bambino è arrabbiato, la situazione si potrebbe rapidamente trasformare in una lotta di potere. Inoltre, parlare a bassa voce è un metodo che ci consente di mantenere la calma.

3 comments on “Affrontare i loro capricci

  • cosimo@streppone.it

    Sì, ma com’è difficile rimanere calmi. Non è vero? :)

  • tamara

    eh già… la prossima volta faremo un mini corso di training autogeno per indurre alla calma :)

  • antonietta

    Sono sempre favorevolmente stupita quando sento di genitori che sono capaci e consapevoli del ruolo che devono assumere nei confronti dei figli, non è una cosa che si vede spesso, oggigiorno. E’ molto difficile temo, avere un comportamento così equilibrato come si evince  dall’articolo, a causa, per esempio, di genitori che lavorano e sono per varie ragioni, molto più permissivi, magari a discapito dell’educazione.

    Magari avessi potuto avere tanti consigli ai miei tempi!! :-)

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