Episiotomia e come evitarla

Molte donne sono spesso preoccupate più per l’episiotomia di qualsiasi altra forma di intervento. Il pensiero di dover tagliare in una zona così sensibile è scoraggiante. Alcune temono che dopo la nascita non saranno mai più come prima. In molti ospedali è stato previsto da tempo, come routine, l’utilizzo dell’episiotomia per tutte le primipare e a volte anche per le nascite successive. Ora invece viene messa in dubbio la vera necessità di questa pratica. In Inghilterra infatti è stato dimostrato che, nel momento in cui si presta attenzione alla vera necessità di un episiotomia, si è verificata una diminuzione del suo uso di circa un terzo. Questo ci fa capire che non sempre serve tagliare. Ora vedremo cos’è l’episiotomia, quando viene usata, per quale ragione, quali sono i problemi legati ad essa e come è possibile preparare il corpo in modo tale da poterla evitare.

L’episiotomia è un’incisione solitamente mediolaterale, questo significa che va dalla vulva verso la natica destra, con un taglio obliquo. In questo modo vengono incisi anche i muscoli, creando una maggiore apertura rispetto al taglio mediano (che va dalla vulva verso l’ano). Dato che l’incisione viene effettuata anche sui muscoli, deve essere accuratamente cucita e, di solito, un anestetico locale dato prima dell’incisione è sufficiente. Dopo l’episiotomia i tessuti di solito sono molto gonfi e doloranti per diversi giorni o addirittura settimane. Potete chiedere di farvi dare un anestetico locale in spray per aiutarvi a sentire meno dolore.

Quando si fa una episiotomia e per quale motivo.

Alcuni ginecologi e ostetriche tagliando quando si tratta di primipare. Questo viene fatto per ridurre la pressione sui tessuti e rendere il parto più rapido. Se appaiono segni di indebolimento l’episiotomia accelera la nascita e rende la nascita più facile per il bambino. A volte si dice che un “taglio netto è meglio di un brutto strappo irregolare” perché poi è più difficile da cucire; e viene anche usato per proteggere i tessuti all’interno della vagina da piccoli strappi.

L’episiotomia viene fatta nel momento appena precendente al parto, quando la testa del bambino sta premendo contro il perineo. In quel momento, tra la pressione del bambino e l’anestetico locale, il taglio è appena percettibile.

Problemi con episiotomia.

Uno studio a Dublino ha scoperto che le donne con il perineo intatto, o solo con uno strappo superficiale, hanno sofferto molto meno dopo la nascita rispetto a quelle che erano state tagliate.
Le donne che hanno subito una episiotomia in genere:

  • sono più inclini a gravi spaccature nel retto

  • molte lamentano disagio e dolore durante i primi mesi di rapporti sessuali dopo una episiotomia, e tendono a riprendere la loro relazione sessuale più tardi rispetto alle donne che hanno avuto uno strappo.
  • se l’incisione è fatta troppo presto (prima che il bambino ha raggiunto il perineo) ci può essere un sanguinamento eccessivo
  • non di rado si verifica un’infiammazione nella zona dei punti, dovendo così prendere antibiotici.

Come evitare l’episiotomia

Ci sono diversi modi per preparare il vostro corpo e rendere il tessuto tra la vagina e l’ano morbido e flessibile.

Uno modo è quello di fare esercizi del pavimento pelvico aiuta a sviluppare una consapevole sensibilità, coordinamento e controllo che sono utili per l’espulsione. Contrai e trattieni. Chiamati anche di Kegel (dal nome del medico che identificò i tessuti fibrosi all’interno della vagina), vanno così eseguiti:

  • Tre volte al giorno, lo potete fare quando andate a fare pipì.

  • Lasciate andare e trattenete il più possibile.

Un altro modo che molte donne hanno trovato utile è il massaggio al perineo a partire dalla seconda metà della gravidanza con olio vegetale. Questo è anche un modo per entrare in contatto con quella parte del tuo corpo e prendere più confidenza. Nella seconda metà della gravidanza potrebbe essere difficile per voi massaggiare il perineo, quindi potreste chiedere al vostro uomo un po’ di aiuto.

Come si fa il massaggio al perineo

Prima di tutto lavate mani e unghie e, se lo fate da sole, potete usare uno specchio per aiutarvi a vedere come fare.

Sedersi in una posizione semireclinata, con le gambe divaricate, in un ambiente caldo e confortevole.

Lubrificare le dita e la zona perineale con olio di vitamina E oppure olio vegetale puro, meglio se riscaldato un po’. Non usare olio per bambini, olio minerale, o vaselina.

Posizionare il pollice a circa 2 cm (o poco dopo la tua prima nocca) all’interno della vostra vagina. Premere verso il retto e verso i lati allo stesso tempo. Con dolcezza e fermezza continua l’estensione fino a sentire una leggera bruciatura o formicolio. Continua il massaggio su questo punto per circa due minuti, fino a quando il formicolio comincia a diminuire.

Ora, lentamente e delicatamente massaggiare la parte inferiore della vagina avanti e indietro, mettendo i pollici sui lati della vagina e tirando delicatamente il tessuto in avanti, come farà la testa del tuo bambino durante il parto. Continuate per 3-4 minuti.

Infine, massaggiare il tessuto tra il pollice e l’indice avanti e indietro per circa un minuto. Sii gentile, perché un tocco vigoroso potrebbe causare ecchimosi o gonfiore. Durante il massaggio, evitare una pressione sull’uretra (apertura delle vie urinarie), in quanto può causare irritazioni o infezioni.

Naturalmente, il massaggio perineale non è per tutti e non può aiutare in tutti i casi. La cosa migliore che puoi fare è scegliere un medico o un’ostetrica con esperienza e magari parlare con loro dei vostri desideri.


Fonti:

  • www.babycenter.com

  • “De nye boken om svangerskap og fødsel” di Sheila Kitzinger, edizione N.W. Damm & Søn A.S Teknologisk Forlag, 2000

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