Perché si dice che Pinocchio è un burattino? Sono cresciuta con la favola di Pinocchio e non moltissimo tempo fa ho realizzato che Pinocchio è una marionetta perché è di legno ed è mosso dall’alto. I burattini invece sono quei pupazzi che in genere appaiono in scena a mezzo busto e sono comandati dal basso e vengono indossati come un guanto.
Si tratta di un ottimo modo per aiutare i bambini nello sviluppo del linguaggio ma anche ad aprirsi di più. Il fatto di parlare attraverso un pupazzo fa superare la paura di esprimersi.
I miei bambini adorano giocare con le marionette e così abbiamo deciso di realizzarci anche il teatrino.
Per il teatrino.
Abbiamo ritagliato il fondo di una scatola e utilizzato il coperchio come base. Incollato e fissato tutto per benino con colla a caldo (semplice da usare e super veloce ad asciugare). Abbiamo aggiunto due pannelli di stoffa (ricavata da scarti in giro per casa) per le tende.
Andrea, il più grande (5 anni), ha deciso di realizzare anche uno sfondo su cui ambientare la storia.
Di burattini ne abbiamo fatti due:
Un coccodrillo.
Per il coccodrillo è stato semplicissimo. Una volta presa di riferimento la dimensione di un guanto da forno, lo abbiamo realizzato con i classici colori verde per il corpo, rosso per la bocca, bianco per i dentoni e anche un pochino di giallo per gli occhi.
Una figura femminile.
Per la testa della “bimba”, che noi abbiamo chiamato Silvia, abbiamo utilizzato una pallina di polistirolo piccolina. Abbiamo praticato un foro e inserito all’interno un tubicino realizzato con un cartoncino spesso (come quello del rotolo di carta igienica). Il tubicino va fissato con la colla e deve essere abbastanza largo da farci entrare il nostro dito indice e abbastanza lungo da farlo entrare fino a metà (per maggior manegevolezza).
Abbiamo poi ricoperto la pallina con un tessuto “tinta carne” chiuso saldamente alla base del nostro tubicino. L’abito è stato disegnato seguendo più o meno sempre le dimensioni di un guanto da forno, aggiungendo naturalmente le braccia e le mani.
Era la prima volta che realizzavo qualcosa del genere quindi non ho pensato a fare foto per documentare il lavoro, anche perché non avevo idea di quello che ne sarebbe uscito ;) Posso solo mostrare il risultato finale e l’entusiasmo dei bambini nel raccontare la loro storia un po’ confusa, nel video che segue.