Le condizioni delle nostre “scuole materne”: lettera di una mamma

Come si fa a non dare voce ai sentimenti di una mamma!

È di pratica comune che i bambini debbano essere autosufficienti per quanto riguarda l’andare al bagno al momento dell’ingresso in asilo. In altri articoli avevo già espresso la mia opinione che mi trova assolutamente contraria a forzare il bambino. Con la forzatura otterremo proprio l’opposto di ciò che desideriamo. Pensate, alcune statistiche dicono che:

  1. Il 93 % dei bambini rimane asciutto durante il giorno a 4 anni di età
  2. L’ 83% rimane asciutto anche di notte a 5 anni

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Vorrei anche ricordare che una postura non appropriata sul wc non permette al bambino di svuotare completamente la vescica. Come risultato di ciò otterremo che il bambino abbia fuoriscite di pipì, dopo essere andato al bagno, senza nemmeno accorgersene ed eventuali infezioni o arrossamenti derivate da ciò. Una buona postura prevede che il bambino sieda con la schiena dritta e abbia un buon appoggio con i piedi. Utili per questo scopo sono i riduttori e uno sgabellino.

Ma come sono organizzate le nostre scuole materne? Cosa accade veramente? C’è veramente tanta attenzione nei riguardi dei nostri bambini? Da questa lettera non sembra proprio!

Unitevi a noi raccontandoci cosa accade nel resto d’Italia, per il bene dei nostri bambini!

Ciao Tamara,
sono ancora io, anche se non sembra…..sono un po’ giù perché non so cosa fare….

G. tutto benissimo con la pipì, con la cacca, con tutto: si siede sul wc con
o senza il riduttore e se il bagno è occupato si accontenta tranquillamente
anche del vasino!!!! Ma da sola non è capace di sedersi, è troppo piccina!
La scuola è iniziata anche per lei. Piange un po’, però poi sa essere
molto sociale.

Le maestre all’apparenza non sembrano male ma il problema del bagno rimane. Le maestre fino ad adesso l’hanno portata loro (grazie al fatto
che la classe è stata divisa in tre gruppi ad orari diversi all’interno della stessa
mattinata), ma da lunedì ci saranno tutti i 27 bambini insieme e loro
giustamente mi fanno notare che non è possibile che possano assentarsi. Intanto sul pianerottolo c’è un collaboratore scolastico uomo e non ne vuole
sapere.

So che presto arriverà dalla convalescenza una collaboratrice
scolastica donna, ma io intanto che faccio? E se questa dovesse rifiutarsi
anche lei? Insomma una scuola può accogliere bambini così piccoli e poi non
 offrire né le attrezzature e né collaboratori adatti?

Mi fanno notare sempre che ci sono altri bimbi ancora più bassini e piccoli di mia figlia che non hanno problemi, ma io cosa posso farci se non è pronta? Su tutti i libri pedagogici e su tutte le riviste pediatriche c’è scritto che è controproducente per i bambini dargli fretta e la scuola invece mi fa sentire come se avessi una bambina ritardata!!!!

Pensa! Sono andata con lei nei bagni della scuola e ho provato a farle fare tutto a lei, ma nel tentare di sedersi stava per sbattere con la nuca sulla parte posteriore del wc e in più mi stava cadendo dentro!!!! Dimmi tu come posso io mandare una figlia cresciuta con tanta premura e dedizione a scuola sapendo che se le scappa o si fa male o prende infezioni o nelle migliori delle ipotesi se la fa a dosso?

Ho già provato a proporre di portare lo sgabellino (sai quello di Ikea leggero e tutto in plastica) e scandalizzate mi hanno fatto notare che si possano far male!

Ho insistito come hai detto tu per aiutala e fino ad oggi lo hanno fatto, ma
mi ripetono sempre che adesso possono farlo perchè la mensa scolastica non è
iniziata e quindi ci sono entrambe le maestre e quindi una di loro si può
permettere di accompagnare il bambino, ma poi quando arriverà la refezione le
maestre si divideranno la giornata scolastica per cui rimarrà solo una di esse
con 27 bambini.

Intanto ti dirò che la settimana scorsa le maestre mi hanno comunicato che è
venuto un idraulico a fare un preventivo per istallare un paio di wc piccoli,
ma oggi 4 ottobre alla riunione ho saputo che i lavori non sono ancora iniziati
perchè il dirigente non è stato soddisfatto del preventivo e stiamo ancora
 aspettando che l’idraulico faccia un ulteriore sconto.

Ho proposto alle maestre e alle mamme di fare una raccolta fondi per contribuire ad accelerare i tempi, ma credimi se avessi parlato con un muro mi avrebbe dato più soddisfazione! Le prime inizialmente non hanno scartato l’idea, ma mi hanno consigliato di attendere un’altro poco. Io non ho problemi ad aspettare, ma la pipì di mia figlia riuscirà ad aspettare? Le mamme invece ascoltano interessate, mi danno ragione, mi comprendono, ma facendomi notare che i loro figli non hanno problemi, capisco che ritengono superfluo battersi e spendere soldi. Altre mamme con gli stessi miei problemi sono intimorite e si nascondono.

In direzione mi fanno notare che se un bambino di tre anni non è autosufficiente
nel compiere i propri bisogni e ricomporsi significa che non è pronto per la
 vita scolastica. Quando poi ho fatto notare loro che se una scuola non ha
attrezzature e personale adatto a bambini così piccoli non può permettersi di
accogliere domande d’iscrizione o quanto meno di far notare a tempo debito
delle carenze scolastiche per darmi la possibilità di fare altre scelte, loro
fanno spallucce!!!!

Credimi sono nauseata!
Come sempre grazie dello sfogo e se sai di un’associazione, di una legge, di
un qualsiasi modo per rendere più sicura e confortevole questa vita scolastica
dei nostri cuccioli, fammi sapere.

Scusami se è trapelato dalle mie righe questa mia nota di
tristezza e delusione delle istituzioni pubbliche!

Baci.

Firmato mamma triste!

 

Fonte foto: www.archiexpo.it

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