I meravigliosi nove mesi: Secondo trimestre

Con la 13a settimana si entra nel secondo trimestre, sono i tre mesi centrali, dove il feto è meno vulnerabile e c’è meno rischio di aborto spontaneo.

L’aborto spontaneo, appunto, è più comune durante i primi tre mesi quando si formano nuove cellule. Uno squilibrio di sistema immunitario, lo stress o anche l’aver avuto un maschio nella gravidanza precedente possono aumentare il rischio di aborto. Il 50% degli ovuli fecondati sopravvive all’intera gravidanza. Nella maggior parte degli aborti spontanei la madre non si accorge nemmeno di ciò che è successo e lo può confondere con un ciclo mestruale particolarmente abbondante.

Dopo 4 mesi il feto misura generalmente non più di 14 cm. Il sistema nervoso è funzionante e i movimenti del feto sono sempre più regolati dal cervello. Si muove più di prima, i muscoli sono più flessibili, le dita di mani e piedi sono separate, le ossa si rinforzano sempre di più.

Le mani si sviluppano prima dei piedi forse perchè appena nato usa prima le mani o forse, essendo le mani un organo di senso, si sviluppano insieme a tutti gli altri sensi.

Gli occhi si sono avvicinati dando al feto un aspetto più umano. Il sistema nervoso centrale ha esteso le connessioni dal cervello alla maggior parte del corpo e il cervello va acquisendo sempre maggior controllo.

Il cuore non batte più in modo spontaneo e spasmodico, il cervello ora controlla i muscoli e fa pompare il cuore tra i 140 e i 150 battiti al minuto. Il battito ora lo si può sentire tramite ecodoppler.

Il feto intensifica la sua capacità di reagire agli stimoli diventando sensibile al tatto e si muove se viene stimolato toccando la pancia della madre.

Dopo 16 settimane i movimenti del feto sono più complessi: ruota, flette, contorce dita, mani, polsi, ginocchia, dita dei piedi e comincia già a prendere coscenza dello spazio intorno a sé.

Questa viene chiamata propriocezione, una percezione inconscia dello spazio che ci permette di interagire con l’ambiente esterno. Grazie a questa capacità possiamo percepire e conoscere la posizione del nostro corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli anche senza il supporto della vista. Come vediamo inizia a svilupparsi nella vita intrauterina e sarà indispensabile per tutta la vita.

Gli organi di senso forniscono continuamente informazioni al cervello che di volta in volta cerca di migliorare.

Il feto esercita il riflesso di prensione per la maggior parte del tempo, stringendo le mani, i piedi, addirittura il cordone ombelicale rimanendo a volte aggrovigliato. Il cordone è elastico e molto lungo; al termine della gravidanza supera i 50 cm di lunghezza e a questo stadio non rappresenta un pericolo per il feto.

Dopo circa 18 settimane il sistema digestivo del feto comincia a funzionare; ovviamente non ha bisogno nè di bere nè di mangiare ma lo possiamo vedere dalle ecografie che inizia ad ingoiare il liquido amniotico.
Sostanze non digeribili si accumulano nell’intestino del feto sotto forma di meconio, una massa semisolida di colore bruno-verdastro, ma la gran parte del fluido passa attraverso il suo sistema urinario e torna poi nel liquido amniotico.

In questo periodo la madre inizia a sentire i primi movomenti del feto. Nonostante il feto sia attivo da diverso tempo è adesso che i suoi movimenti sono abbastanza forti da essere percepiti.

Le donne che hanno avuto gravidanze precedenti se ne accorgeranno prima, già anche alla 15a settimana.

Le immagini a ultrasuoni hanno rivelato che alcuni bambini aprono gli occhi ancora prima della 18a settimana, mentre prima si credeva che non fosse possibile fino alla 24a.
Ovviamente non c’è niente da vedere perchè è buio e, in ogni caso, gli occhi non hanno ancora la loro funzione.

Il feto è alla 19a settimana, a metà viaggio, ed è lungo 18 cm. Ora è più complesso, ha anche le proprie impronte digitali.

In questo periodo si fa un’ecografia più approfondita per lo sviluppo anatomico e l’andamento dello sviluppo fetale rispetto all’ecografia precedente. Serve per vedere che non ci siano complicazioni di tipo medico ed è molto utile per diagnosticare la palatoschisi. Ma è anche dimostrato essere importante per stabilire un particolare legame con i genitori.

Dopo 6 mesi gli organi sono formati e funzionanti, anche se è ancora immaturo. Ora tocca allo sviluppo dei sensi, la tappa forse più difficile per il feto.

Ormai ha 6 mesi, ora è più piccolo del palmo di una mano, ma riuscirebbe a sopravvivere fuori dal grembo materno. Anche se avrebbe bisogno di cure intensive, si ritiene che 24 setimane siano sufficienti affinchè il feto abbia buone possibilità di soppravvivenza. È raro che un feto di 22 settimane riesca a sopravvivere, ma ogni bambino nato prematuro rischia di riportare danni cerebrali.

Quasi il 50% dei prematuri, cioè nati prima della 26a settimana, riportano handicap fisici o di apprendimento. I polmoni sono il problema principale poichè a questo punto riescono appena a fornire al sangue ossigeno sufficiente per la sopravvivenza del bambino.

Per la maggior parte delle gravidanze, questo è un periodo in cui le mamme si possono rilassare in attesa del terzo trimestre, durante il quale aumenteranno di peso.

La madre avverte sempre di più i movimenti del feto. Il ventre inizia ad ingrossarsi. Generalmente questo è il periodo più bello di tutta la gravidanza e la madre si sente incredibilmente energica e attiva.

Le nausee mattutine scompaiono e il feto ha ancora un peso sopportabile, rispetto agli ultimi periodi di gestazione.

Al 6º mese o 24a settimana inizia uno dei periodi più eccitanti. Riceve i primi stimoli dall’esterno e i suoi sensi cominciano a manifestarsi. La maggior parte degli organi di senso come orecchio, naso, papille gustative e i nervi che reagiscono al tatto sono ormai completamente formati.

Il cervello del feto è bombardato da segnali provenienti dalle cellule sensoriali e deve affrontare questo sovracarico di stimoli. I sensi saranno la chiave per intraprendere il mondo esterno per tutto l’arco della sua vita. Ed è proprio grazie a questi che l’essere umano sviluppa la consapevolezza di se, può interagire con gli altri, lavorare e imparare.

Tira fuori la lingua per assaggiare il liquido amniotico che si impregna del gusto e dell’odore del cibo ingerito dalla madre. Attraverso la placenta i sapori forti passano direttamente nel sangue del feto e infine nel liquido amniotico. In questo modo già assapora la cucina della madre.

Alla nascita uno sviluppato senso del gusto e dell’olfatto aiuta i bambini ad assaporare il latte della madre. Infatti, come il liquido amniotico, anche il latte materno contiene una varietà di gusti e odori che derivano dall’alimentazione materna. Se per il neonato questi gusti risultano familiari e gli piacciono, allora sarà stimolato nell’allattamento.

Sempre nella 24a settimana, è in grado di aprire e chiudere gli occhi. Quello della vista sarà l’unico senso che sperimenterà dopo la nascita, anche se gli occhi sono perfettamente formati già a metà gravidanza. È comunque possibile che una luce molto forte come quella del sole possa penetrare nell’utero e che il feto possa vedere un lieve bagliore. Le pareti uterine sono così spesse che il feto vive la maggior parte del tempo al buio. Nonostante non ci sia nulla da vedere, aprire e chiudere gli occhi allena il feto nel movimento delle palpebre, riflesso che lo accompagnerà per tutta la vita proteggendolo da colpi di oggetti estranei, mantenendoli idratati e protetti dalla luce forte.

Alla 25a settimana gli occhi sono provvisti addirittura delle ciglia; ma c’è un dettaglio che non si definisce durante la vita uterina ed è il colore degli occhi. Alcuni pigmenti hanno bisogno di luce per potersi formare infatti gli occhi dei bambini cambiano colore nei primi mesi di vita. I bambini asiatici o africani nascono con occhi marroni o grigio scuro che poi diventeranno marrone scuro o neri. Un bambino caucasico nasce quasi sempre con gli occhi blu che diventeranno verdi oppure marroni.

I genetisti ritenevano che ci fosse un gene responsabile del colore degli occhi, ma recenti studi hanno dimostrato che sono diversi i geni responsabili e che è impossibile stabilire il colore degli occhi del bambino basandosi su quello dei genitori.

L’udito è forse il senso che si sviluppa maggiormente in fase fetale. Anche se il feto vive isolato, è immerso nel liquido amniotico e poichè il suono si propaga circa 4 volte più veloce attraverso i fluidi, riesce a sentire praticamente tutto. Le sue orecchie percepiscono le vibrazioni già alla 13º settimana e i primi suoni che sente sono i gorgolgii, i rumori prodotti dalla madre durante l’ingestione di cibo, colpi di tosse e singhiozzi.

Anche il feto emette dei rumorini quando scalcia e si muove nel liquido amniotico. Il feto sente il battito del cuore della madre e il suo che risulta 2 volte più veloce. Entrambe questi suoni lo accompagneranno per tutta la gestazione.

Inoltre sente suoni provenienti dal mondo esterno come voci, forti rumori e musica. Le pareti uterine e l’addome materno filtrano la maggior parte delle alte frequenze e i suoni giungono al feto in modo distorto, mentre i suoni forti arrivano attenuati.

Solo le note più basse di un brano musicale hanno un impatto maggiore. Le voci arrivano al feto con le vocali di un tono più basso, così sentirà solo la musicalità di un discorso senza l’interruzione delle consonanti. Il suono della voce materna però è diverso da tutti gli altri in quanto si propaga attraverso i fluidi del corpo e questo permette al feto di instaurare un rapporto particolare con la madre. Altre voci invece, come quella del padre, si propagano attraverso l’aria e poi attraverso i fluidi e il feto può non distinguerle da altri rumori di sottofondo.

Il suono più forte che il feto può udire è quello degli ultrasuoni. È impossibile udire le onde ultrasuoni, hanno una frequenza maggiore del campo di udibilità umano, ma al tempo stesso gli ultrasuoni possono provocare delle onde secondarie nel liquido amniotico che il feto è in grado di sentire. Per produrre un immagine ad alta risoluzione la sonda emette una rapida serie di ultrasuoni ognuno della durata di meno di un milionesimo di secondo. La rapida alternanza degli impulsi genera delle onde nel liquido amniotico che suonano come un picchiettio. Se la sonda venisse avvicinata all’orecchio del bambino il suono risulterebbe forte come quello della metropolitana; ciò è molto difficile, ma se accadesse, il feto semplicemente si sposterebbe.

Contemporaneamente agli organi di senso il feto sviluppa il senso del dolore. Dovrà iniziare a prepararsi per affrontare il mondo esterno lontano dal sicuro rifugio e dal nutrimento del grembo materno. Sarà in grado di sopravvivere al mondo esterno grazie ai riflessi incondizionati che il feto ha già sviluppato durante la gravidanza.

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