Il mio bambino ha le coliche?

Anche se il pianto da coliche è un pianto inconsolabile ci sono sicuramente alcune piccole cose ma importanti che possiamo fare per aiutare il nostro bambino. La prima cosa da fare è quella di escludere ogni altro tipo di problema. Che un bambino pianga è assolutamente normale e uno dei motivi principali del suo pianto non è certo quello delle coliche. Ora vi insegnerò ad escludere ogni altra possibile causa e a capire se si tratta veramente di coliche.

Motivi più comuni per cui un neonato piange:

  1. Il tuo bambino ha fame. Sicuramente il metodo migliore per riconoscere la fame è vedere l’ora dell’ultimo pasto.

    Inizia con un lamento simile a dei colpetti di tosse, poi un breve pianto e alla fine un pianto vero e proprio. Lo vediamo succhiarsi le labbra, tira fuori la lingua e la arriccia ai lati; muove la testa di lato cercando il seno o il biberon e porta i pugnetti alla bocca.

  2. Il pannolino è sporco e deve essere cambiato.
  3. Ha aria nella pancia. Tutti i neonati inghiottono aria e non solamente quando mangiano.

    Iniziano a piangere con un urlo improvviso; potrebbe anche trattenere il respiro tra un lamento e l’altro. Lo vediamo irrigidirsi, portare le gambe al petto, nel viso un’espressione di dolore e la lingua si muove verso l’alto (come quella di una lucertolina). Possiamo aiutarlo con un massaggio oppure tenendolo in posizioni che lo aiutino e sentire meno il dolore.

    Leggi anche Il tuo bimbo ha mal di pancia? per scoprire 10 modi diversi per aiutare il tuo bambino ad espellere l’aria.

  4. Il tuo bambino potrebbe avere caldo o freddo. Potrebbe avere freddo quando gli fate il bagnetto o quando lo cambiate. Piange forte e gli trema il labbro inferiore. Potrebbe avere la pelle d’oca, tremare tutto, avere le estremità fredde e assumere un colore bluastro.

    Quando invece ha troppo caldo noteremo che è sudato e rosso in viso con magari dei puntini rossi anche sul busto. Si lamenta con un respiro affannoso, prima basso per 5 minuti; se lo lasciate solo inizierà un vero pianto.

    Attenzione! è diverso dalla febbre. Quando il pianto è simile a quello di dolore e la pelle non è umida ma secca, misurategli la temperatura. È probabile che abbia la febbre. E chiamate il medico.

    Si consiglia di vestire il bambino come vestite voi stessi, ma se la temperatura è inferiore ai 20°C mettetegli uno strato in più o fasciatelo.

  5. Potrebbe essere stanco. Un bambino molto piccolo difficilmente riesce a rimanere sveglio per più di 1 ora o 1 ora e mezza.

    Il bambino è visivamente nervoso e se non interveniamo subito inizierà a piangere in questo modo: inizia con tre lamenti, poi un forte pianto, due respiri brevi e alla fine un pianto lungo e fortissimo.

    Sbatte le palpebre e sbadiglia. Dobbiamo metterlo a letto altrimenti inarca la schiena, scalcia, muove le braccia, afferra le orecchie o le guance e si graffia. Se continuate a tenerlo in braccio, si dimena e cerca di girarsi. Potrebbe continuare a piangere, diventando tutto rosso in faccia. Veramente difficile da gestire e si consiglia di fare molta attenzione ai suoi segnali per prevenire tutto questo.

    Attenzione! Non scambiatelo per fame o per coliche. Se quando accade qualcuno l’ha intrattenuto con versetti o giochi e non è ancora il momento di mangiare, allora siamo sicuramente di fronte a stanchezza.

  6. Il tuo bambino chiede attenzioni o un cambio di scenario.
    Succede spesso di sentirli emettere suoni di fastidio, vederli ritrarsi dagli oggetti che hanno di fronte e giocare con le dita.

    Potrebbe solo essere stanco di quel gioco, ma se, cambiando posizione del bimbo, la situazione peggiora, potrebbe essere stanchezza. Quindi gli faremo fare un pisolino.

    Quando i suoi versetti si trasformano in rumori simili al miagolio di un gattino (waa) e si guarda intorno cercandovi, vuole solo delle coccole. Infatti se lo prendete in braccio smetterà subito. Ma se lo capite subito, non sarà necessario prenderlo in braccio. Un colpetto sulla schiena, un pò di tenerezza e parlargli un po’, lo farà stare tranquillo.

  7. Potrebbe avere qualcosa che irrita la sua pelle come un etichetta dei vestiti. Spogliatelo dei vestiti e vedete se si calma.

Avete escluso tutto questo e il bambino sta ancora piangendo ma non è malato? Allora si tratta di coliche. La prossima volta vedremo cosa fare per aiutarlo.

Fonte:

  • “Il linguaggio segreto dei neonati” di Tracy Hogg

  • www.babycenter.com

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