L’estrazione del latte materno dal seno

Spremere manualmente il latte può essere necessario in caso di separazione fra madre e bambino, se il bambino è troppo debole per poppare, se vi è ingorgo mammario e per stimolare la produzione lattea.

Esistono in commercio vari tipi di tiralatte. Negli ospedali si trovano in genere quelli elettrici e in alcune città questi possono esser noleggiati e adoperati in casa. I tiralatte manuali si portano facilmente in giro quando si esce di casa.

Il tiralatte potrebbe tornare utile in determinate situazioni, ma è essenziale adoperarne uno che permetta di regolare la forza aspirante, per non danneggiare il capezzolo ed aumentare il rischio di infezioni, ma state alla larga da quelli che vi chiedono di aggiustare manualmente il ciclo della pompa.

Se il vostro bambino è prematuro, ve ne occorrerà uno di quelli elettrici.

Se invece pensate di assentarvi solo occasionalmente, sarà sufficiente un modello azionabile a mano. In ogni caso è consigliabile imparare a spremere il latte manualmente.

Compratelo se avete in mente di tornare a lavorare o di allattare per un anno; noleggiatelo se pensate di allattare per meno di sei mesi.

Quando usarlo? In genere il seno ci mette un ora a riempirsi di nuovo dopo una poppata. Per aumentare la produzione di latte, per 2 giorni tiratevi il latte per 10 minuti dopo aver allattato.
Quando tornate al lavoro, se non riuscite a tirarlo nell’ora in cui di solito allattate, cercate di mantenere la stessa durata (es.: 15 minuti all’ora di pranzo). E cercate di farlo non nel bagno dell’ufficio, ma in una stanza pulita e tranquilla.

La spremitura manuale.

Spremersi la mammella a mano non causa traumi al capezzolo, inoltre molte donne trovano questo sistema più facile e pratico, una volta che hanno imparato a farlo, con la tecnica giusta.

Consigli dell’ostetrica per la spremitura manuale:

  1. Lavare bene una tazza, bicchiere o brocchino e lavarsi bene anche le mani, se intendete in seguito dare il latte al bambino.
  2. Rilassarsi
  3. Stimolare il riflesso d’emissione (vedi Difficoltà con il riflesso d’emissione).
  4. Chinarsi in avanti e, se necessario, sostenere la mammella da sotto.
  5. Mettere il pollice sopra l’areola e le altre dita sotto, a una distanza di circa 1 e mezzo – 2 centimetri dalla base del capezzolo.
  6. Premere le dita in dentro verso il torace.
  7. Con il pollice e l’indice posti in opposizione e simmetricamente rispetto al capezzolo, comprimere e rilasciare in continuazione fino a quando il latte non cessa di fuoriuscire.
  8. Spostare le dita tutto intorno all’areola fermandosi in più punti e fare la stessa operazione fino a svuotare tutti i seni lattiferi (usando eventualmente anche l’altra mano se risulta più comodo).
  9. Di tanto in tanto si massaggia tutta la mammella premendo con un tocco leggero (una carezza) che parte dall’attaccatura e va verso il capezzolo, controllando che non vi siano zone dure.
  10. Ripetere il procedimento fino a quando entrambe le mammelle non siano morbide.
  11. Evitare di strizzare, tirare o pressare sulla mammella o il capezzolo (ciò non fa scorrere il latte e potrebbe essere dannoso).
  12. Avere pazienza e rimanere rilassata anche se il latte tarda ad arrivare.
  13. Esercitarsi a spremere il latte quando è abbondante.

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Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.