Capezzoli che fanno male o che presentano ragadi

Uno dei problemi più comuni della prima fase dell’allattamento sono i capezzoli irritati.

Una tecnica di suzione sbagliata, dovuta ad attaccamento errato al seno, è la principale causa di dolore e ragadi. Un’altra causa è da attribuire ai limiti posti alla durata della poppata (all’inizio è sempre meglio però non superare i 20 minuti per seno) o al numero delle poppate: ciò porta il bambino a succhiare in maniera scorretta perchè la mammella è troppo tesa.

L’ostetrica consiglia:

  1. Controllare e correggere l’attaccamento del bambino al seno.
  2. Far poppare più spesso il bambino per prevenire l’ingorgo.
  3. Provocare il riflesso d’emissione prima di attaccare il bambino al seno (vedi Difficoltà con il riflesso d’emissione).
  4. Offrire prima la mammella con il capezzolo meno dolente, poi cambiare e offrire l’altra (ricordandosi che non si deve staccare il bambino senza prima inserire il dito fra le gengive per interrompere la presa (vedi Come soddisfare i bisogni del bambino).
  5. Variare la posizione di allattamento per cambiare il punto del capezzolo dove il bambino esercita più pressione. Per suggerimenti vedi Posizioni per la poppata.
  6. Limitare le poppate per conforto se fa troppo male, magari offrendogli come sostituto il polpastrello del proprio dito ben pulito, con l’unghia tagliata e girato verso il palato.
  7. Quando finisce di poppare togliere il bambino dal seno con cautela e sempre inserendo il dito fra le gengive.
  8. Alla fine della poppata lasciare sul capezzolo qualche goccia di latte materno. Applicare dell’acqua calda sui capezzoli: è un vecchio rimedio ma efficace e da poco è stato riscoperto.
  9. Evitare l’uso di sapone, creme varie e spray.
  10. Tenere asciutti i capezzoli. Vedi Perdite spontanee di latte.
  11. Esporre all’aria i capezzoli il più possibile, almeno di notte.
  12. Se sembra indicata, applicare delicatamente al capezzolo della lanolina, preferibilmente del tipo anallergico e purificato di elementi inquinanti. Ricorda però che la maggior parte delle pomate NON aiutano e possono causare problemi.
  13. Se allattare al seno è troppo doloroso si può allattare il bambino usando un paracapezzolo per 1-2 giorni al massiomo, oppure spremere il latte a mano per evitare trauma ulteriore al capezzolo, dando al bambino il latte spremuto, meglio se con tazzina o cucchiaino, non con il biberon.

  14. Si possono usare paracapezzoli in argento per prevenire e curare le ragadi e sono un rimedio naturale già conosciuto nella tradizione. Si portano sotto il reggiseno, assolutamente igieniche e realmente efficaci contro le ragadi al seno (posso confermare, per esperienza personale, che si ottengono benefici immediati in 24/48 ore).

    L’argento ha proprietà cicatrizzanti ed è un potente antibatterico, conosciuto fin dall’antichità; oggi è usato in medicina in varie applicazioni. L’attività antisettica dei derivati dell’argento è essenzialmente riferibile allo Ione argento che è capace di precipitare le proteine del protoplasma batterico; questo complesso Ag/Proteine continua a liberare ioni argento che possono continuare ad esercitare l’azione denaturante.

    Come si usano: Fare una crema con acqua e bicarbonato, passare tutta la superficie dei paracapezzoli: sciacquare accuratamente e asciugare. Dopo la poppata lasciare una goccia di latte nei paracapezzoli e farli aderire al capezzolo come una ventosa. Risciaquare il capezzolo prima di allattare.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

da Twitter

Chiedi all’ostetrica!

Vai ora alle Domande!
Vogliamo dare il supporto professionale di un ostetrica per risolvere dubbi, avere chiarimenti e informazioni su tutto quello che riguarda la fertilità, la gravidanza, il parto, il post-partum o qualsiasi altra cosa di sua competenza.

Si chiama Pia ed è la nostra "roccia", ha aiutato veramente tante mamme (compresa la sottoscritta) con la sua lunghissima esperienza, dedizione e pazienza.

Applicazioni utili

Avete dubbi sui rischi relativi alla Trisomia 21 o Sindrome di Down?
Translucenza Nucale è l'unica applicazione esistente sul mercato android che vi aiuterà a interpretare correttamente i risultati dell'esame di Translucenza Nucale.

Con questa applicazione potrete verificare i vostri risultati in base a criteri scientifici e non opinioni.

Chi sono?

Per motivi di lavoro abbiamo viaggiato in Australia e in Norvegia dove attualmente viviamo. Rispetto allo stile di vita italiano abbiamo più tempo per i figli e siamo molto più sereni e rilassati anche se non abbiamo le nostre famiglie vicine e non viviamo negli agi.

Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.