Approccio Reggio-Emilia

Un sistema educativo all’avanguardia, stando a quello che si dice all’estero. Si tratta di qualcosa del tutto italiano ma in Italia non se ne parla molto; la cosa assurda è che l’ho scoperto in Norvegia.

Come si può ben intuire, il metodo nasce a Reggio Emilia da un certo Loris Malaguzzi negli anni sucessivi al secondo dopoguerra e dopo aver ricevuto diversi premi, nel 1991 esce un articolo su Newsweek con elencate le prime 10 scuole migliori al mondo e quella di Malaguzzi si trova in prima posizione. Da allora il mondo intero ha iniziato ad interessarsi a questo metodo educativo dedicato in particolare ai bambini in età prescolare.

Mentre in Italia non sembra aver preso piede al di fuori dell’Emilia-Romagna, all’estero è molto diffuso, a partire dagli Stati Uniti, all’Australia, ai Paesi Scandinavi che lo hanno adattato anche alle scuole di altro grado, ma ancora in Giappone, Vietnam e Singapore.

Cos’ha di così innovativo questo metodo?

Ci sono 5 punti fondamentali per descriverlo:

  1. Pedagogia dell’ascolto.

    Questo metodo si focalizza sul bambino ma non solo perché insegnati e famiglia sono considerati fondamentali nell’educazione.

  2. Coinvolgere le famiglie.

    I genitori collaborano con gli insegnati nell’organizzazione delle attività.

  3. Valorizzazione dei molteplici linguaggi del bambino.

    Malaguzzi individuò 100 modi differenti di espressione e li descrisse tutti in un libro intitolato “I cento linguaggi dei bambini”. L’interazione quindi con gli adulti consente al bambino di praticare l’abilità di comunicazione che è ora in fase di sviluppo.

  4. Lavoro a progetti.

    Non c’è un programma prefissato da seguire, ma tutto dipende dalle necessità, dalle potenzialità e dagli interessi del bambino.

  5. Lavoro di osservazione.

    L’insegnate ha il compito di osservare il bambino e documentare i progressi. Questo sarà di “memoria” per ciò che apprendono ed in quali tempi.

Il bambino ha la capacità di imparare da solo, ma noi abbiamo il compito di fornigli tutto il materiale necessario all’apprendimento. In questo modo l’ambiente diventerà il terzo insegnante, dopo la famiglia e l’educatore. Il bambino imparerà divertendosi e imparerà in maniera approfondita qualcosa che vuole imparare, trovando il gusto di scoprire cose nuove e soddisfare quelle curiosità che sono tipiche di bambini.

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9 comments on “Approccio Reggio-Emilia

  • valeria2

    Il metodo Reggio Children, viene applicato anche al nido-scuola ENI che ha aperto l’anno scorso. Difatti nel primo anno di avvio parte del personale docente sia del nido che della scuola materna è stato “preso in prestito” dalle scuole di Reggio Emilia, che hanno curato in toto il progetto. Anche l’edificio è stato creato considerando i principi di Reggio Children.

    • Hana

      Sono arrivata a questo articolo cercando in internet un nido a Biella che segua il metodo Reggio Children. Purtroppo in questa città le cose (in genere) sono complicate da trovare. Come straniera, ho sentito parlare del sistema di studio Loris Malaguzzi al estero mentre che qui parlando con delle maestre, sembrarebbe che stia parlando di un sistema di organizzazione e programmazione imposta nella regione di Reggio Emilia; certamente sconosciute ancora per tante persone che sono del mestiere.
      Vorrei chiedere un aiuto a chi legge il mio commento di consigliarmi o indirizzarmi per trovare un nido o materna che segua questo metodo anche negli intorni di Biella, Vercelli, Novara, Ivrea. Grazie a chi possa essere di aiuto. Hana

      • patrizia Rizzuto

        C’è una struttura, fino allo scorso anno esclusivamente aziendale ma dallo scorso settembre aperta a tutti, a S.Maurizio d’Opaglio in provincia di Novara. Ha sia il nido che la materna ed è legata all’azienda Giacomini

  • tamara

    Che bella notizia! Mia figlia sta andando in uno di questi asili “Reggio Emilia” e la differenza con gli asili “normali” si vede. Sono molto soddisfatta. Spero che anche in Italia decidano di diffondere questo metodo.

    Quello di cui parli è il nido di San Donato Milanese?

  • valeria2

    si, il nido è quello di San Donato Milanese e comprende anche la Scuola Materna che si fonda sullo stesso principio. Noi siamo molto soddisfatti, soprattutto per le tantissime attività, non solo ludiche, che vengono proposte ai bambini che le accettano sempre con entusiasmo. Per esempio quest’anno mio figlio frequenta l’ultimo anno e nella sua classe fin dall’inizio del ciclo hanno iniziato una raccolta di pietre, foglie, noci, sassolini, legnetti e quant’altro che poi vengono classificati e descritti dai bambini. L’anno prossimo introdurranno anche la musica.

  • tamara

    È veramente molto bello. I bambini imparano divertendosi e non si annoiano. Da mia figlia quest’anno hanno trattato in modo molto approfondito il corpo umano.

    Io vedo che i bambini di questo asilo sviluppano maggiore interesse verso ogni cosa.

    Pare anche che si esprimano meglio rispetto a bambini di un altro asilo (ma è solo una mia impressione, potrei sbagliare).

  • Hana

    Sono arrivata a questo articolo cercando in internet un nido a Biella che segua il metodo Reggio Children. Purtroppo in questa città le cose (in genere) sono complicate da trovare. Come straniera, ho sentito parlare del sistema di studio Loris Malaguzzi al estero mentre che qui parlando con delle maestre, sembrarebbe che stia parlando di un sistema di organizzazione e programmazione imposta nella regione di Reggio Emilia; certamente sconosciute ancora per tante persone che sono del mestiere.
    Vorrei chiedere un aiuto a chi legge il mio commento di consigliarmi o indirizzarmi per trovare un nido o materna che segua questo metodo anche negli intorni di Biella, Vercelli, Novara, Ivrea. Grazie a chi possa essere di aiuto. Hana

    • tamara

      Ciao Hana! Mi sono permessa di riportare la tua richiesta anche nel gruppo curve di crescita su Facebook. Chissà mai che tu possa trovare la risposta che cerchi

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Chi sono?

Per motivi di lavoro abbiamo viaggiato in Australia e in Norvegia dove attualmente viviamo. Rispetto allo stile di vita italiano abbiamo più tempo per i figli e siamo molto più sereni e rilassati anche se non abbiamo le nostre famiglie vicine e non viviamo negli agi.

Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.