Commozione cerebrale e trauma cranico nel bambino

Appena i bambini iniziano a fare i primi passi sono normali le cadute e, generalemente non sono pericolose quando sono all’altezza del suolo, a meno che non cadano da una posizione alta come può esserlo un tavolo, una sedia, ecc… Oggi vediamo cosa può accadere in seguito ad una botta alla testa e come ci dobbiamo comportare.

Una qualsiasi persona con un trauma alla testa non penetrante, potrebbe avere mal di testa e vertigini, quindi per prima cosa dovrebbe rimanere a riposo fino a quando questi effetti non saranno scomparsi. I sintomi di una commozione cerebrale possono comparire anche a distanza di diverse ore.

In particolare per i bambini che non sanno esprimere cos’hanno e dove sentono male, è importante tenerli sotto osservazione per 24 ore e va immediatamente contattato il medico quando:

  1. Piange molto e non si riesce a consolarlo.
  2. La vista si fa sempre più annebbiata e appare irrequieto o irritabile.
  3. Nelle ore notturne cercate di svegliarlo; se reagisce prontamente lasciatelo tranquillo, se invece faticate a svegliarlo contattare immediatamente il pronto soccorso.
  4. Se il battito cardiaco si indebolisce.
  5. Se ha vomito e nausea continuato e sempre più frequente.
  6. Se ha mal di testa in continuo aumento oppure molto forte.
  7. Se vede doppio oppure vede male guardando verso l’alto.

Se c’è la necessità di intervenire con medicinali antidolorifici, evitare l’aspirina, ma usare paracetamolo (tachipirina) seguendo le dosi indicate dalla confezione. Sono da evitare tutti gli altri medicinali antidolorifici perché potrebbero rendere difficile la valutazione dei sintomi.

Normalmente, in età adulta, in seguito ad un trauma cranico viene eseguita di routine la TAC. Negli USA viene fatto largo uso anche nei bambini in età pediatrica ma non sempre è necessario. Due studi pubblicati nel febbraio del 2001 sulla rivista Americana “American Journal of Roentgenology” dimostrano che la TAC (tomografia computerizzata), uno strumento di cui si abusa, può provocare gravi danni nei bambini. Il bambino a cui viene eseguita una TAC ha un rischio aumentato di sviluppare una futura neoplasia cerebrale; a seconda dell’età il rischio va da 1 su 1000 a 1 su 5000.

Ecco quindi che se non ci sono evidenti sintomi (vedi quelli indicati sopra) di una commozione cerebrale, la TAC non verrà eseguita.

Come dicevo, se un bambino cade scivolando a terra mentre cammnina non ci sarà alcuna conseguenza preoccupante, ma se piange molto per il mal di testa, non esitate a chiamare il pronto soccorso pediatrico. Se poi, come è successo a me, in contemporanea ad un trauma cranico compaiono sintomi di un’influenza intestinale quali stanchezza, vomito, mal di testa, pianto inconsolabile, come possiamo capire il vero motivo del malessere, trauma cranico o influenza?

Intanto controlliamo che sia sempre vigile (anche di notte), poi controlliamo che ci veda bene e non veda doppio o annebbiato e infine, il vomito, nel caso di una influenza, non sarà in costante aumento ma, al contrario, diminuirà in frequenza.

Quando sappiamo come agire nelle difficoltà sarà molto più semplice non farci prendere dal panico e, di conseguenza, non spaventare anche il bambino che a sua volta non riuscirà a calmarsi.

Le informazioni mediche sono dispensate dall’Ospedale di Oslo (Norvegia) Ullevål universitetssykehus

Fonte foto: Wikipedia

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