Vaccino HPV bloccato nel Veneto

In commercio ci sono due vaccini per l’HPV, il Gardasil, un vaccino quadrivalente della Merck & Co e il Cervarix, un vaccino bivalente della GlaxoSmithKline.

Cervarix sembra sia ancora in attesa di approvazione da parte dell’FDA per il rapporto costo-efficacia; era infatti risultato inferiore per qualità e superiore per prezzo e questo ha favorito quindi il suo avversario.

Per questa ragione il Tar ha bloccato nel veneto i nuovi approvvigionamenti del vaccino in risposta al ricorso della Glaxo.

Ma in un articolo che risale all’anno scorso del “The New England Journal of Medicine”, Charlotte J. Haug, esponeva le ragioni per cui andare cauti, rapportando costi ed efficacia di entrambe i vaccini.

Se vogliamo vedere il lato positivo della medaglia, possiamo dire che fortunatamente esistono due vaccini contro i ceppi più importanti di HPV (HPV-16 e HPV-18).

Il problema è che l’effetto dei vaccini sul cancro cervicale rimane sconosciuto. Serviranno ancora decenni prima di poter osservare il reale impatto della vaccinazione HPV sul cancro cervicale.

Ci sono domande fondamentali a cui non è data ancora alcuna risposta.

1. Il vaccino previene le lesioni cervicali. Ma anche il tumore al collo dell’utero e la morte?
2. Quanto durerà la protezione del vaccino?
3. Poiché la maggior parte delle infezioni da HPV sono facilmente eliminate dal sistema immunitario, in che modo la vaccinazione pregiudica l’immunità naturale contro HPV, e con quali conseguenze?
4. In che modo inciderà il vaccino sulle preadolescenti, dato che gli unici esperimenti sono stati effettuati sulla risposta immunitaria?
5. Come, la vaccinazione influenzerà le pratiche di screening? Poichè il vaccino copre solo 2 ceppi oncogeni di HPV, le donne dovranno continuare a fare il pap-test, ma una donna vaccinata si sentirà più protetta e probabilmente tenderà ad evitarlo.
6. Come inciderà il vaccino sugli altri ceppi oncogeni di HPV? Ci sarà la pressione selettiva sui restanti ceppi di HPV facendoli emergere come sierotipi più significativi?

È naturale che per tante e tali risposte ci vogliano molti anni, ma a livello statistico si potrebbe già dare una prima risposta all’ultima domanda. Infatti sono già stati pubblicati rapporti dove viene indicata una tendenza al rialzo delle lesioni cervicali precancerose causate da sierotipi diversi dall’ HPV-16 e l’HPV-18.

Come possono i politici fare scelte razionali introducendo interventi medici che possono fare bene in futuro, ma che per ora non sono sufficientemente testati? L’unico modo è quello di introdurre varie strategie di intervento, l’uso dell’analisi costo-efficacia per la stima dei costi e dei benefici per la salute associati ad ogni intervento clinico, anche se questo non prova l’efficacia del farmaco.

Un trattamento è considerato costo-efficacia se è inferiore a 50.000 dollari o 100.000 per ogni anno aggiuntivo di vita.

L’analisi ha indicato che sono necessari 43.600 dollari per estendere l’aspettativa di vita di un anno, quando la vaccinazione antipapillomavirus è effettuata a 12 anni. La vaccinazione di ragazze di 13-18 anni invece ha un costo di 97.300, che sale a 153.000 fino a 26 anni.

Questo significa che la vaccinazione per ragazze di 11-12 anni è costo-efficace se si basa sull’ipotesi che la vaccinazione con 3 fiale di Gardasil o Cervarix, produca una protezione contro alcuni sierotipi di HPV ( HPV-16, HPV-18 ) per tutta la vita e che le donne si sottopongano regolarmente a screening per l’individuazione dei primi segni del tumore alla cervice.

Ma se il vaccino non conferisse un’immunità permanente? E se per ipotesi, dopo 10 anni dovessimo ripetere il vaccino? In questo caso il costo della vaccinazione potrebbe triplicarsi fino a raggiungere i 140.000 dollari per ogni anno di vita guadagnata. In questo caso la vaccinazione non è più costo-efficace.

Perchè allora affrettarsi in questa somministrazione di massa? Forse perchè gratuita, molti genitori approfitteranno, dato che il costo sia aggira intorno ai 540 euro a dose. Io sinceramente andrei molto cauta sulla scelta di vaccinare contro il papillomavirus.