I primi dentini

Ecco una dispensa della ASL del Friuli Venezia Giulia con le FONDAMENTALI REGOLE di una buona salute orale.

Spesso si è portati a pensare, in modo assolutamente sbagliato, che sia inutile curare i denti da latte perchè si pensa che l’ulteriore ricrescita con denti definitivi compensi in assoluto la perdita dei decidui. Ma NON è così!
Essi hanno, oltre alla funzione masticatoria, dei compiti ben precisi, infatti preparano la strada ai denti permanenti, ne influenzano l’eruzione e la corretta posizione definitiva.

Si raccomanda pertanto che il genitore assieme al pediatra li tengano sempre sotto controllo perchè una precoce perdita di più dentini da latte può lasciare spazio disponibile ai restanti decidui i quali occupano lo spazio resosi libero. Così facendo i dentini da latte si avvicinano e riducono lo spazio vitale per i denti permanenti creando una malocclusione (accavallamenti).

Altra raccomandazione è la prevenzione della carie. EVITARE quindi che il bambino consumi cibi troppo zuccherati, caramelle, merendine, snack, bevande zuccherate e gassate e che il genitore sia sin dall’inizio esempio per il proprio figlio: NON addolcire il succhiotto con il miele, lavare la boccuccia del neonato con una garzetta imbevuta d’acqua quale rito di pulizia dentale, dimostrare al proprio figlio: di lavare i propri denti almeno due volte al giorno, di fare visite periodiche dal dentista e quando il figlio sarà un pò cresciutello incoraggiarlo all’uso del filo interdentale e all’assunzione del fluoro.

Per quanto attiene l’assunzione del fluoro è bene somministrarlo, sin dalla nascita, con la modalità delle gocce, dopo i sei mesi di vita del bambino ricorrere alla compressa.

Per evitare problemi di malocclusione EVITARE il pollice in bocca e l’uso del succhiotto. Ma se questo vizio è tanto consolatore e rassicurante (stress, solitudine, sostituto al seno materno) sappia il genitore interrompere l’abitudine, progressivamente, dai 2 anni in sù al massimo 3, quando ormai il piccolo ha acquistato fiducia in se ed è più sicuro. Ciò è doveroso per evitare che i dentini si sviluppino in modo scorretto ed una conseguente malformazione dell’arcata dentaria e del palato. Va chiarito che questo comportamento porta anche al formarsi di aria nello stomaco ed infezioni del cavo orale per il deposito di microbi su di una pelle ormai macerata e senza difese. In caso di estrema necessità, ricordo che se si dovesse scegliere tra i due mali è meglio l’uso del ciuccio perchè più controllabile. Tra l’altro la futura frequentazione della scuola farà decadere l’abitudine spontaneamente perchè il bimbo si sentirà preso in giro, ma RICORDATE che il danno da malocclusione, a quest’età, rischierà di essere definitivo.

Per quanto attiene la PREVENZIONE DEL MUGHETTO, infezione micotica della bocca causata dal fungo Candida Albicans che soppraggiunge di solito nei neonati al di sotto dei 6 mesi bisogna ricorrere alle più tradizionali norme di igene. Lo sterilizzare biberon e tettarelle è importante ma attenzione a non esagerare. Un neonato deve vivere in un ambiente sano ma non sterilizzato. La salute non si basa solo sull’assenza totale di germi ma su un rapporto equilibrato che si raggiunge con ottime abitudini di vita igieniche:

 

  • una donna che allatta dovrebbe sempre tenere i capezzoli, dopo il risciaquo con acqua, asciutti e per un poco esposti all’aria.
  • quando un oggetto cade a terra, prima di utilizzarlo è necessario lavarlo bene sotto l’acqua corrente.

 
E’ bene suggerire di tenere una piccola scorta di tettarelle per la pronta sostituzione in attesa dell’essere lavata.

 

<cite>Fonte: ASL del Friuli Venezia Giulia</cite>

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