Written by tamara in FAQ, Pediatra, Prime cure al neonato.
Succhiare il dito fa parte di un ben definito stadio dello sviluppo psicomotorio di ogni bambino, che corrisponde alle prime esperienze esplorative attuate per conoscere il proprio corpo, per recuperare alcune funzioni proprie dell’eta’ prenatale (quasi tutti i feti in utero, alla 12-14 settimana di gestazione, sono in grado di portare alla bocca mani, piedi, cordone ombelicale, ecc.) e… per consolarsi.
Ma questi movimenti coordinati mano-bocca avvengono secondo schemi motori diversi e con finalita’ ancora piu’ diverse a seconda del momento prenatale e/o postnatale considerato.
E’ per questo motivo che, per esempio, vengono sconsigliati l’uso del ciuccio o manovre e posture che facilitino il succhiamento del dito nei primissimi giorni dopo la nascita: in questa delicata fase di avvio dell’allattamento al seno le esperienze di succhiamento del dito, del ciuccio, ecc. potrebbero confondere il bambino che sta evocando le sequenze motorie che lo portano ad attaccarsi all’areola del seno, molto diverse da quelle del succhiamento del dito.
Pertanto, all’impegno del genitore nel non favorire il succhiamento non nutritivo nelle prime fasi dell’allattamento, dovra’ subentrare in seguito tolleranza, allorche’ il bambino avra’ conquistato le capacita’ di sorreggere l’arto superiore nella conquista della bocca.