Il bambino allattato al seno in genere non ha bisogno di alimenti o liquidi diversi dal latte materno prima dei sei mesi d’età all’incirca. Il latte materno contiene tutto quello che serve, nelle proporzioni giuste: la sua composizione cambia in modo parallelo ai bisogni del bambino.
L’aggiunta di latte artificiale riduce la frequenza delle poppate del bambino e l’uso del biberon può portarlo a succhiare in modo scorretto. Di conseguenza non verrà stimolata una produzione di latte materno sufficiente.
Cosa consiglia l’ostetrica:
- Non dare l’aggiunta se non per provati motivi medici.
- L’ipoglicemia va prima di tutto corretta con poppate più frequenti o la somministrazione di Latte Materno Spremuto.
- È importante ricordare che:
- Il colostro o primo latte è precisamente quello di cui ha bisogno il bambino appena nato e non ne deve essere privato. Sebbene presente in quantità scarsa il colostro rappresenta un alimento completo fino all’arrivo del latte maturo.
Il colostro è ricco di anticorpi protettivi e il neonato ha riserve di acqua e calorie normalmente sufficienti nei primi giorni di vita.
- La maggior parte dei neonati sani perde peso nei primi giorni di vita.
- Il latte materno maturo rimpiazza gradualmente il colostro. Viene già prodotto dal secondo o terzo giorno se il seno è sufficientemente stimolato con poppate frequenti, altrimenti si verifica la “montata lattea” di solito nel giro di una settimana.
- Il latte materno rappresenta tutto ciò che necessita al bambino sano e nato a termine per almeno sei mesi. In molti casi il latte materno da solo è sufficiente per più di sei mesi, passati i quali continua a essere valido fino al secondo anno di vita (ed oltre), anche trattandosi di piccole quantità.
- Le vitamine e i sali minerali contenuti nel latte materno sono generalmente sufficienti a coprire il bisogno del bambino nei primi sei mesi. Sebbene la quantità di ferro in esso contenuto sia scarsa, è tuttavia molto ben assorbito; difatti raramente si riscontra una carenza di ferro nel bambino allattato al seno. Il contenuto della vitamina D potrebbe essere marginale nel latte materno di alcune donne se la pelle della madre o del bambino non viene esposta al sole.
- Di norma il bambino allattato al seno non ha bisogno di acqua in aggiunta a quella presente nel latte materno, neanche d’estate né in zone dal clima molto caldo, se allattato abbastanza frequentemente.
- Le feci del bambino allattato al seno possono essere molto morbide e le scariche possono verificarsi ad intervalli che variano da alcune volte al giorno a una volta ogni 7 giorni circa.
- Se il bambino è posizionato in modo corretto al seno, bisogna lasciarlo poppare pinchè vuole: NON comporterà danno ai capezzoli.
- Si consiglia inoltre di seguire la seguente prassi:
- Attaccare il bambino al seno al primo accenno di fame o irrequietezza.
- Rendere facili le poppate notturne utilizzando poca luce, facendo poco rumore e cambiando il pannolino solo se proprio necessario (magari metterlo doppio).
- Far poppare il bambino senza badare a quanto tempo trascorre al seno. Il bambino che viene spostato diverse volte da una mammella all’altra nel corso della poppata potrebbe prendere principalmente il primo latte da ciascuna mammella. Ciò è un ottima tecnica quando scarseggia il latte materno, da sospendere comunque appena il latte è diventato abbondante. È buona regola che sia il bambino a decidere quando staccarsi.
- Permettere al bambino di fare pausa con il capezzolo in bocca. Prima o poi, appena sazio, lo lascerà andare.
- NON togliere il bambino dal seno se non strettamente necessario.
- Per evitare danni al capezzolo, interrompere la presa inserendo un dito fra la lingua del bambino ed il capezzolo e poi togliere lui dal seno, come illustrato nel disegno qui sotto.
- Dopo un’interruzione della poppata offrire di nuovo la stessa mammella per assicurarsi che il bambino abbia preso il latte finale, più cremoso.
- Offrire l’altro seno se il bambino rifiuta di attaccarsi al primo.
- Alternare il seno che si offre all’inizio di ogni pasto. Se il bambino preferisce un seno all’altro, ciò non costituisce problema: è possibile nutrire un bambino con una sola mammella. È comunque buona norma cercare di farlo attaccare ad entrambe.