Written by tamara in Gravidanza, Parto e Post-parto.
Approfondiamo qui quelli che sono i meccanismi riflessi presenti fin dalla nascita nel neonato come ad esempio il succhiarsi il pollice o il nuotare che si consolideranno con l’esercizio o scompariranno.
I riflessi dipendono dalla presenza di circuiti nervosi che si basano su un recettore sensibile al dolore, al tatto, a stimoli visivi o acustici e via dicendo e un effettore, in genere si tratta di un muscolo che si contrae quando arriva lo stimolo. Quindi il neonato è dotato già dalla nascita di questi meccanismi genticamente programmati necessari a consentirgli la soppravvivenza soprattutto quando la corteccia cerebrale è ancora immatura.
Cercherò di elencare i riflessi primari presenti nel neonato in maniera semplice e sintetica, indicandone il nome, la descrizione ed il prodecimento usato dall’esaminatore per ottenere il riflesso.
Questo riflesso è già presente al settimo mese di gravidanza; la sua funzione è quella di far compiere ai polmoni il primo atto respiratorio. Generalmente scompare quando i neonati raggiungono il quarto-quinto mese di vita.
Compare precocemente già tra il terzo ed il quarto mese di gestazione e si manifesta appunto con la flessione di tutte le dita in seguito ad una pressione sul palmo della mano.
Invece tra il sesto e l’ottavo mese dimostra di saper afferrare con una presa precisa, l’oggetto che lo interessa ed è in grado per esempio di bere da solo dal biberon.
Tra i quattro e gli otto mesi di vita, con la maturazione di alcune aree motorie della corteccia, è in grado di controllare volontariamente gli arti superiori, mentre tra gli otto ed i quattordici mesi il controllo si estende agli arti inferiori, finchè il bambino sarà in grado di camminare.
Molto importante per i movimenti di afferramento, per la postura del capo, per la deambulazione e la stazione eretta è la visione: essa dipende sia dalla maturazione della funzione visiva vera e propria, sia dai movimenti oculari che consentono di puntare un oggetto e seguirlo. I primi movimenti oculari compaiono nella ventottesima settimana di gravidanza, inizialmente come automatismi, in seguito diverranno sempre più complessi e legati allo sviluppo del cervello.
Fonte: “Le età della mente” di Alberto Oliviero e Anna Oliviero Ferraris.