Frutta snack

Il 22 gennaio 2009 Repubblica.tv ha intervistato Rosanna Massarenti, direttore di Altroconsumo.
In studio erano presenti anche Francesca Martini (sottosegretario alla Salute) ed Eugenio Del Toma (docente di Scienza dell’Alimentazione).

Il Ministero della Salute ha avviato un progetto pilota denominato “Frutta Snack”.
A questo indirizzo troveremo il video dell’intervento: http://tv.repubblica.it/copertina/lezione-di-frutta/28482?video

Se ci sono problemi con il video, vi riporto anche l’articolo di www.helpconsumatori.it dove viene ben riassunta l’intera puntata:

Frutta e verdura monodose nei distributori automatici delle scuole. E’ l’idea lanciata recentemente dal Ministero della Salute, con il progetto pilota italiano ‘Frutta Snack’, che è stato accreditato come una delle best practice dalla Commissione Europea. Il Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha detto oggi a Repubblica Tv che “l’educazione alimentare dovrebbe diventare materia scolastica per incidere sullo stile di vita alimentare di bambini e adolescenti ed indirizzarli verso una sana alimentazione. Questo obiettivo – ha dichiarato Martini – è inderogabile alla luce dei dati allarmanti su obesità e sovrappeso in Italia”.

Il Professor Eugenio Del Toma ha ribadito “il valore in positivo della frutta e della verdura che, oltre a darci i minerali, ci permette, attraverso gli antiossidanti, di distruggere i radicali liberi che sono gli scarti del lavoro delle nostre cellule”. Quindi però – ha detto il Prof. Del Toma – trovare un modo per presentarla meglio”.

Con quali mezzi e risorse si svilupperà il progetto pilota del Ministero? E’ stato chiesto al Sottosegretario Martini.

“Per fortuna l’Italia ha un clima che permette una produzione elevata di frutta di qualità; io credo nella filiera corta che faciliterà la diffusione – ha risposto Francesca Martini – stiamo lavorando in collaborazione con il Ministro Luca Zaia per interventi sulla filiera; con il Ministro Mariastella Gelmini invece abbiamo una collaborazione con le scuole che sono le leve educative dei giovani e che devono essere sempre più coinvolte. I distributori sono un modo per presentarle meglio la frutta, sono accattivanti perché oltre alla macedonia, offrono frutta secca, yogurt alla frutta e fettine di mele, a prezzi accessibili. C’è un grosso sostegno della Commissione Ue che ha scelto il progetto italiano come best practice. Lavoreremo anche con chi agisce direttamente sulla produzione e sulle filiere agricole per trovare soluzioni indirizzate direttamente ai giovani”.

Rosanna Massarenti direttore di Altroconsumo, è intervenuta in trasmissione dicendo che nella loro sede di Milano “ogni giorno si mette a disposizione di tutti i dipendenti un cesto di frutta cui si può attingere quando si ha fame”.

“Certo frutta e verdura costano sempre di più; il prezzo è aumentato ma non è proibitivo. Inoltre – ha aggiunto Masserenti – quando si parla di frutta e verdura è semplice scegliere: quella di stagione che costa meno ed è sana. Dalle nostre rilevazioni risulta che spesso nei mercati si risparmia, si riesce a contrattare o a trovare il banco con le offerte migliori”.

Richieste al Ministero da parte di Altroconsumo?

L’iniziativa dei distributori di frutta nelle scuole è ammirevole. Bisogna però contrastare il potere enorme che la pubblicità ha soprattutto in questo momento. Studi dimostrano che le cause dell’obesità infantile risalgono soprattutto alle abitudini a mangiare alimenti pubblicizzati ricchi di grassi e sali. Una battaglia da fare è quella di regolamentare il marketing in senso più etico”.

“Accogliamo questa proposta” ha concluso Martini.

Non so quanti o quali paesi europei lavorino già in quest’ottica, sicuramente vi posso dire che in Norvegia si trovano ovunque snack a base di frutta fresca (macedonie, mele a fette, ecc.) e anche in certe aziende norvegesi, come accade ad Altroconsumo, ci sono ceste di frutta a diposizione dei dipendenti.

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