Papà più giovane uguale a figlio più sano?

Come riassunto bene da questo articolo tratto da Yahoo Notizie

non è vero che per gli uomini non conti l’età se vogliono avere dei figli, o meglio dei figli sani. Cade anche questo punto fermo. Nonostante, al contrario delle donne, gli uomini siano biologicamente sempre in grado di riprodursi, non sembra più vero che lo possano fare senza rischi: più avanza l’età del padre maggiore è il rischio di avere progenie con disturbi quali l’autismo o la schizofrenia.

Lo sostiene uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Tel Aviv University. Mark Weiser e il suo gruppo hanno analizzato i dati relativi a 450.000 adolescenti di età compresa tra i 15 e i 17 anni. I ragazzi sono stati sottoposti a dei test comportamentali volti a giudicare il loro grado di socialità, di capacità di rapportarsi agli altri, la loro intelligenza scolastica e quella emotiva. Un’analisi così ampia ha permesso ai ricercatori di individuare anche soggetti con personalità borderline. Proprio su questi ultimi si è concentrata la loro attenzione; andando a studiare il contesto in cui vivono e la famiglia di appartenenza hanno potuto notare un elemento in comune tra tutti i ragazzi: la maggior parte di loro aveva dei padri di almeno 40 anni più grandi, in alcuni casi i padri avevano avuto i figli dopo i 50 anni.

Secondo i dati ottenuti da questa ricerca, nei casi di paternità over 30 il rischio di malattie quali la schizofrenia aumenta del 50 per cento ogni dieci anni. Il rischio più rilevante è stato registrato per i papà over-50, la cui probabilità di dare alla luce un bimbo che svilupperà una psicosi è anche cinque volte più alta, se confrontata con quella di un giovane adulto che decide di divenire padre intorno ai 25 anni.

Ma questo è motivo di preoccupazione? La risposta la troviamo proprio dalla fonte principale pubblicata su “Schizophrenia Bulletin”):

Il Dr. Weiser, che lavora anche al Chaim Sheba Medical Center, avverte che i risultati sono ben lungi dall’essere conclusivi. E suggerisce inoltre che gli uomini più vecchi non dovrebbero cambiare l’idea di avere figli in quanto il rischio statistico è relativamente minore. “La differenza di rischio tra chi ha 35 o 45 anni è così bassa che è irrilevante.”

Il Dr. Weiser continua, “Ma i risultati sono interessanti per quei medici che stanno guardando un quadro più ampio, di come cioè l’età dei genitori incide sul funzionamento mentale della prole e quali meccanismi sono in gioco in quel funzionamento”.

E non si esclude che con queste ricerche ci sia la possibilità per i genitori, di scoprire l’insorgere dell’autismo, tramite un test, magari prima dell’isorgere dei sintomi.

Direi quindi che non è il caso di fare terrorismo psicologico. Abbiamo bisogno di bambini e questi studi possono aiutare i futuri genitori.

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Chi sono?

Per motivi di lavoro abbiamo viaggiato in Australia e in Norvegia dove attualmente viviamo. Rispetto allo stile di vita italiano abbiamo più tempo per i figli e siamo molto più sereni e rilassati anche se non abbiamo le nostre famiglie vicine e non viviamo negli agi.

Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.