Pannolini di cotone lavabili

Generalmente quando dico a qualcuno che uso i pannolini di cotone rilavabili mi sento rispondere con frasi tipo “ci sono troppe informazioni, non so cosa fare”, “ci sono troppe poche informazioni”, “abbiamo provato ma non mi piacciono”, “non è troppo lavoro?”. Sicuramente non è una cosa complicata, scomoda o sporca.
Io sono al secondo figlio con i pannolini lavabili (questi: www.popolini.com ), ma so che ce ne sono anche altri.

Mi sono informata molto prima di comprarli perchè, anche se per me era importante risparmiare e dare una mano alla natura, dovevano essere prima di tutto buoni e sicuri per il mio bimbo.

Da molto tempo sono in uso in Austria e Germania, ed ora anche in Italia possiamo trovare questi pannolini che non hanno niente a che vedere con i vecchi ciripà di stoffa. Sono pannolini del tutto simili a quelli usa e getta, sono di cotone, al 100% provenienti da coltivazioni biologiche, non sono sbiancati, e hanno chiusura a bottoncini. Sopra il pannolino si infila una mutandina in microfibra, composta da poliestere e poliuretano che grazie alla sua composizione permette all’aria di passare ma non all’acqua di uscire. Tra il pannolino e il sederino si utilizza un velo sottilissimo di cellulosa sbiancato all’ossigeno che consente di asportare le feci gettando tutto nel water oppure di essere rilavato e riutilizzato nel caso sia solo sporco di pipì.

Tra i vari modelli in commercio ci sono anche quelli a cui non serve aggiungere la mutandina in microfibra, ci sono quelli a taglia unica che si adattano alla crescita del bambino. Potranno essere riutilizzati per un secondo figlio, per quello di un amica o ancora rivenderli.

La cosa che ho riscontrato non piacere ad altre mamme è l’estetica, perchè sono voluminosi e fanno un “culone” al piccolino.

Gli aspetti positivi per il bambino a cui si è giunti sulla base di recenti statistiche:

  1. Rimane bagnato e questo aiuta il bambino a capire meglio quando fa pipì e quindi toglierà prima il pannolino.
  2. Gli permette di tenere le gambe divaricate e questo è molto importante per prevenire la displasia dell’anca.
  3. Ovviamente la pelle è a contatto con prodotti naturali non sbiancati e questo previene la dermatite da pannolino.
  4. Altro punto non meno importante è che con l’aumento dell’uso dei pannolini usa e getta si è riscontrato un aumento dell’infertilità.
  5. Usando pannolini lavabili inoltre non corri il rischio di “shock tossico” perchè, e cito:

    “la superassorbenza dei pannolini è ottenuta con l’impiego di gel chimici(silicati e simili), tra questi il sodio policloridato che ha la capacità di assorbire più di 100 volte il suo peso in acqua. Questa sostanza nel 1985 fu eliminata dagli assorbenti delle donne perchè accusato di provocare uno shock tossico”.

Per quanto riguarda l’ambiente: “nonostante le apparenze, l’uso di pannolini usa e getta determina un consumo di acqua del 37% superiore a quella richiesta per lavare i pannolini lavabili e le acque di scarico provenienti dalla produzione di cellulosa, plastica e idrogel contengono solventi, metalli pesanti, polimeri, diossine e furani”.

Inoltre per smaltire gli usa e getta ci vogliono 500 anni e le feci umane posso contenere “agenti patogeni veicolabili attraverso roditori, insetti e uccelli o attraverso l’acqua se le falde acquifere sono contaminate”.

Costi.
La spesa iniziale è piuttosto sostenuta, io ho speso circa 300 euro per 21 pz, ma ce ne sono anche di più costosi, anche del doppio. E’ stata stimata una spesa di circa 1.200/2.000 euro in tre anni per quelli usa e getta: circa 4.500 pannolini moltiplicato per 550.000 nascite al giorno solo in Italia che ha il più basso tasso di natalità europeo (attualmente si aggira intorno all’1,3). Fatti due conti veloci vediamo subito che in pochi mesi il costo dell’acquisto è completamente ammortizzato, con un risparmio superiore al 50%.

Ci sono comunque anche comuni che hanno organizzato incentivi per le famiglie; questo permette di ridurre i costi della raccolta differenziata e l’eliminazione dei rifiuti.

A chi non volesse proprio rinunciare a quelli usa e getta ma ci tiene all’ambiente, vorrei ricordare che ci sono pannolini monouso non sbiancati con il cloro, oppure biodegradabili fatti con un materiale a base di amido di mais (master-bi), o con amido di grano, quindi meno inquinanti.

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Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.