Gioco e apprendimento: gioco di finzione

Non è sempre necessario trovare un gioco o qualsiasi altra cosa da fare ad ogni costo; il bambino impara anche senza rendersene conto. Lo fa quanto cerca il calzino mancante; lo fa quando, andando in auto o si passeggia, indichiamo il colore delle auto che passano, identifichiamo i vari suoni che sentiamo; o, ancora, quando riordiniamo la spesa, impariamo cosa va nel frigo e cosa no; e quando camminiamo perché non gli chiediamo che tipi di passi sa fare… all’indietro, passo da gigante, passo da elefante…

Perché?

Ecco l’importanza del gioco di finzione per lo sviluppo del nostro bambino. Lo aiuterà a sviluppare l’immaginazione; imparerà come le persone agiscono in situazioni differenti. Imparerà anche a vestirsi da solo con zip (se ama i treni ditegli di “infilare il trenino nel tunnel” e vedrete che imparerà più in fretta), bottoni e lacci. E, non da ultimo, imparerà ad esprime le sue idee, i suoi pensieri e sentimenti.

Come fare

Avrete bisogno di

  1. una scatola (o cassone) piena di vecchi abiti e accessorida usare per travestirsi.
  2. Coperte e lenzuola
  3. Bambole e giochi soffici
  4. Grembiuli e vari accessori da cucinacome cucchiai di legno, pinze in plastica, scodelle in plastica.
  5. Vari contenitori in plastica, scatole vuote (ad esempio di cereali o di uova da trasformare in un’auto)

Prova queste idee

  1. Giochi di ruolo
  2. Costruire una capannacon le lenzuola
  3. Inventare una semplice rappresentazione teatrale
  4. Inventare una storia usando un pupazzo fatto con un calzino (vedi la foto a lato) o un pupazzetto, per insegnare al nostro bambino cosa è giusto e cosa è sbagliato.


Come si racconta una storia?

Spesso, parlo soprattutto di me stessa, non si sa cosa dire. Ho trovato molto d’aiuto le indicazioni tratte dal libro di Harvey Karp, The happiest toddler on the block.

  1. Per prima cosa pensiamo a cosa vogliamo insegnare al nostro bambino (es: la mamma deve andare a lavorare e non deve essere triste per questo).
  2. L’inizio della tua storiadeve catturare l’attenzione del tuo bambino. Utilizzando un personaggio che lui ama, aggiungi molti particolari raccontando cosa il personaggio prova (sensazioni, odori) ma anche cosa indossa, se e cosa canta, cosa mangia per pranzo, se è felice, triste o curioso, cosa vede mentre cammina, ecc…
  3. Nella parte centrale inseriamo ciò che si vuole insegnare, sarà il punto chiave della nostra storia, diciamo quindi che inseriamo un problemache poi andrà risolto.
  4. Alla fine, vissero per sempre felici e contenti… perché i bambini amano le storie a lieto fine (es: la mamma torna dal lavoro e prepara il pranzo preferito al suo bambino).

Ci sono poi 7 consigli per rendere affascinante e d’effetto la tua storia:

  1. Per il nome del tuo personaggio, non usare nomi di bambini perché potrebbe essere troppo realistico per quelli al di sotto dei 5 anni.
  2. Racconta storie dove il più debole trionfa contro il più forte(vedi la storia dei tre porcellini e il lupo)
  3. Enfatizza la tua storiafacendo facce strane, usando diversi toni di voci (sussurrare, fare voci divertenti), gesticolando.
  4. Se al bambino piace interagire, chiedigli suggerimenti mentre stai raccontando la storia: cosa pensi che stia dicendo ora il nostro personaggio?; perché pensi che sia triste?
  5. I bambini adorano i personaggi di fantasiacome fate, angeli. Aggiungiamone uno come l’eroe della nostra storia.
  6. Inseriamo un personaggio un po’maleducato e brontolonepurché non troppo spaventoso, che alla fine imparerà come comportarsi e diventerà un buon amico.
  7. Fai uso di tante parole speciali. Ai bambini piacciono molto parole come festa, segreto, castello, principessa, magico, regalo, gioco, sorpresa,

Direi che ora avete un sacco di buoni consigli per creare una bella storia ottenendo il massimo dei risultati.

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Per motivi di lavoro abbiamo viaggiato in Australia e in Norvegia dove attualmente viviamo. Rispetto allo stile di vita italiano abbiamo più tempo per i figli e siamo molto più sereni e rilassati anche se non abbiamo le nostre famiglie vicine e non viviamo negli agi.

Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.