Il bambino dai 10 ai 12 mesi

Sviluppo fisico.

10 mesi

  • Intorno ai 10 mesi, per quanto riguarda lo sviluppo fisico, si concentra maggiormente sulla posizione eretta. Anche se ancora non cammina, affina la tecnica dell’alzarsi in piedi e del camminare lateralmente reggendosi a qualche oggetto della casa.

  • Dimostra la propria preferenza per una delle due mani quando reggendosi con una, usa l’altra per manipolare gli oggetti.
  • Beve da solo da un bicchierino
  • ripete i suoni ascoltati
  • capisce il “no” del genitore, ma non si è poi così certi che voglia ascoltare il no del genitore.

11 mesi

  • Verso la fine dell’undicesimo mese iniziano a mettersi in posizione accovacciata. Si tratta di una posizione in completo riposo. Il bambino flette le gambe facendo poggiare il sederino ai polpacci. Prima di affinare questo movimento lo vedremo mantere la posizione solo pochi secondi prima di cadere.

  • Ora si diverte molto anche con giochi un po’ più movimentati, come saltellare oppure gli piace se lo mettete a testa in giù.
  • Pronuncia le prime parole oltre a mamma e papà e afferra il senso di alcune domande.
  • Acquista, rispetto all’ambiente circostante, il senso di profondità con la visione tridimensionale, inizia ad avere atteggiamenti da “protagonista”, non esitando di fronte a nulla pur di richiamare l’attenzione.

12 mesi

  • Al compimento del primo compleanno potrebbe tentate uno o due passi, ma molti non ne vogliono sapere per altri 2-3 mesi.

  • La preferenza per una delle due mani è molto evidente. Se gli date un oggetto nella mano “debole”, lui lo sposterà nell’altra mano, quella che lui preferisce.
  • Capisce dal tono di voce le intenzioni dell’interlocutore provando gioia o paura.
  • Comincia a giocare mettendo in relazione tra loro i giocattoli
  • Ripete i gesti che sono risultati ridicoli e porge gli oggetti che gli vengono richiesti.

Sviluppo mentale.

10 mesi

  • A dieci mesi assaggia tutto quello che gli capita in mano e che entra nella sua bocca, quindi attenzione ai piccoli oggetti.

  • È in grado si fare un pensiero simbolico associando alle cose che vede, altre che non vede. Per esempio se vede un medico con camice bianco lo associa all’infermiera che gli aveva fatto l’inizezione di vaccino.
  • Il periodo che va dagli 8/9 agli 11/12 mesi è detto del “Coordinamento di schemi secondari”. Oltre ad utilizzare un oggetto per ottenere uno scopo, ora sarà in grado anche di superare un ostacolo che si frappone fra lui e l’oggetto da raggiungere, utilizzando schemi conosciuti come battere, scuotere, afferrare.

11 mesi

  • Riconosce l’uso simbolico delle parole: miao per indicare il gatto, ecc…

  • Chiacchiera tantissimo e qualche volta riusciamo anche a comprendere una parola qua e là.
  • Non si limita a ripetere quelle azioni che già conosce e che hanno prodotto un risultato, ma le varia per scoprire nuove possibilità. Un esempio è quando getta a terra un oggetto in diverse direzioni e con diverse intensità per vedere cosa accade. Questo periodo va dagli 11/12 ai 18 mesi e viene identificato come “Differenziazione di schemi di azione e scoperta di nuovi mezzi”.

12 mesi

  • Ora sa per certo che esistono comunque anche oggetti che non riesce a vedere, cercandoli in posti differenti.

  • Cerca di superare degli ostacoli attraverso tentativi ed errori.
  • Ha un vocabolario di 6-8 parole e emette suoni di animali (bau, miao, muu, ecc…).

Sviluppo emotivo e sociale.

10 mesi

  • A dieci mesi usa la mimica per esprimersi. Ad esempio dice brr quando, uscito dal bagno, sente freddo.

  • È molto sensibile al vostro umore, ma sa esprimere bene i suoi sentimenti: Se sei felice, lui anche; se lo gridi, mette il broncio; se fai qualcosa che non gli piace, mostra rabbia; se si sente lasciato solo per troppo tempo, sa come punirvi.

11 mesi

  • A undici mesi sa dimostrare molta tenerezza e affetto.

  • Capisce un’approvazione o disapprovazione, cercando la tua lode quando fa qualcosa di buono, oppure chinando la testa se sa di aver fatto qualcosa di sbagliato.

12 mesi

  • Intorno al primo compleanno non sono troppo cooperativi, ma cercano continuamente di trovare i propri limiti, sfidando la vostra pazienza.

  • Ha sviluppato il senso dell’umorismo. Fa finta di piangere, dice che il suo cane fa “muu”, ecc…
  • È molto socievole con altri bambini in particolare se si trova a casa sua. Se invece siete in un altro luogo diverso da casa allora potrebbe mostrarsi più insicuro volendo rimanere vicino a voi.

Fonte:

  • Father for Life: A Journey of Joy, Challenge, and Change. Brott, Armin A. 2003. Perseus Books Group.

6 comments on “Il bambino dai 10 ai 12 mesi

  • Tiziana

    Buonasera, ho letto il vostro articolo mia figlia ha 10 mesi e ancora non dice ma ma PA PA ecc sta seduta, gioca mi tira la palla con le mani anche se ancora non la tira bene si mette in pancia in sotto, si gira una continuazione prima su un lato poi sull’altro poi va in pancia in sotto ma ancora non gattona. E tutto normale?

  • tamara

    Ciao Tiziana, ricorda che ciò che ho scritto sono linee guida. Ogni bambino è diverso e ha ritmi diversi. C’è chi comincia più tardi a parlare o chi inizia prima. Per quanto riguarda il gattonare, non tutti i bambini gattoneranno. Alcuni passano direttamente alla posizione eretta.

  • Valeria

    Mio figlio ha compiuto nove mesi da pochi giorni ma già da quando ne aveva 5 sta seduto da solo, sapeva girarsi da sdraiato,adesso è dall’ottavo mese che oltre a gattonare spedito ,si alza se si appoggia su una sedia o sulle pareti, sempre appoggiato fa dei passetti per raggiungere qualcosa, ha iniziato ad aprire cassetti e tirare giù la roba, sa Nascodere le cose e si nasconde anche lui se ha in meno una copertina o qualcosa di simile, scende e sale dal triciclo, insomma un po’ spericolato! Ancora non parla ma a modo suo si fa capire , chiacchiera con i suoi versi e soprattutto quando si arrabbia digrigna i denti (ne ha già sei di dentini ). NANNA mio figlio lo usa per dire pappa perché io l’ho abituato così e se vede da mangiare fa il verso “ammamm”. Non dice mamma ne papà, ma in compenso gioca è socievole sempre in movimento e cresce bene. 9,200kg e 73cm .

    • tamara

      Ciao Valeria! Mi sembra un bambino che cresce bene, vivace e felice. :)

  • Alberto

    Buongiorno Tamara, quanto puo’ influire per cio’ che concerne lo sviluppo del linguaggio il fatto che a nostro figlio Alessandro io parlo in Italiano, mia moglie in Cinese e la lingua di famiglia e’ l’Inglese? Al momento viviamo in Cina. Hai qualche consiglio per non creare confusione nel nostro piccolo Boss? Vorrei rendere l’Italiano la lingua di famiglia, ma il fatto di parlare entrambi un inglese fluente ci rende pigri in merito alla situazione.

    • tamara

      Ciao Alberto, non sono un’esperta ma parlo di quel poco che conosco in merito. I bambini sono bravissimi a distinguere tra una lingua e l’altra, quale usare e in quale contesto. Serve solo un po’ di tempo. All’inizio possiamo vedere mescolare le lingue. Per rendere la lingua italiana quella di famiglia, sarebbe ideale parlare solo italiano al bambino o usare l’italiano come lingua di famiglia al posto dell’inglese. Sicuramente il cinese lo imparerà a livello sociale, asilo, scuola, amici.
      Mi sento di dire però che è importante considerare il linguaggio in cui si esprime la madre. Parlare la sua lingua, il cinese, le da la possibilità di esprimere sentimenti ed emozioni che non si riescono a trasmettere con una lingua che non è la propria. Ecco, secondo me questo è importante da considerare. Poi, per il resto, sono certa che il bambino sarà in grado di adattarsi facilmente.

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Per motivi di lavoro abbiamo viaggiato in Australia e in Norvegia dove attualmente viviamo. Rispetto allo stile di vita italiano abbiamo più tempo per i figli e siamo molto più sereni e rilassati anche se non abbiamo le nostre famiglie vicine e non viviamo negli agi.

Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.