Allenarsi in gravidanza

L’attività fisica è importantissima per mantenersi in salute. Spesso ci si chiede se la gravidanza sia un impedimento, fino a che punto ci si può spingere, se ci sono degli esercizi che non andrebbero mai fatti in gravidanza, se è possibile in qualche modo fare del male al bambino. Qui cerchiamo di dare risposta a tutte le vostre domande.

Non è pericoloso

Non è pericoloso allenarsi quando si è incinta! Va sfatato il mito per cui si corre il rischio di aborto all’inizio della gravidanza in seguito ad un duro allenamento. Ci sono alcuni aspetti da tenere presente:

  • Bisogna essere in un buono stato di salute.
  • La gravidanza deve essere normale.
  • Deve essere una gravidanza singola.
  • Bisogna nutrirsi in modo adeguato.
  • È inoltre necessario avere un livello di ferro ed emocromo normali.

Nel caso di malattie da carenza (o altro), gravidanze multiple, contrazioni premature, sanguinamento o nel caso di un precedente parto pretermine è importante sentire il proprio ginecologo.

Precauzioni

Si consiglia di smettere con tutte le forme di arti marzialia partire approssimativamente dalla settimana 16 (dipende dalla dimensione dell’utero). Dalla settimana 16 l’utero e la placenta non sono più protetti da colpi e calci. Un pugno o un calcio potrebbero provocare il distacco dalla placenta, anche se è molto raro.  Se per esempio una donna in gravidanza ha un incidente d’auto dopo questa settimana, dovrà rimanere sotto osservazione per 24 ore. Un distacco della placenta può provocare un generoso sanguinamento che potrebbe essere pericoloso non solo per il bambino ma anche per la mamma.

Dopo la settimana 16

Dopo la 16° settimana è sconsigliato fare equitazione e immersioni. Se si tratta di una gravidanza normale non è possibile provocare un aborto sollevando pesi. Se si danza o si fa ginnastica è possibile che i muscoli del bacino siano più contratti allungando i tempi dell’espulsione. In realtà non ci sono ricerche che confermino o smentiscano questa teoria basata in realtà sull’esperienza delle ostetriche. Ogni attività sportiva deve essere valutata sulla condizione fisica della donna. Gli esperti dicono che sarebbe buona norma distinguere tra donne che iniziano ad allenarsi durante la gravidanza e quelle che invece lo fanno da tempo. Quelle che si allenano regolarmente da tempo possono continuare a farlo normalmente evitando possibilmente gli allenamenti più duri. Per le donne che invece hanno appena iniziato o vogliono iniziare durante la gravidanza è preferibile fare esercizi molto leggeri. Chiedere quindi consiglio ad un personal trainer oppure fase dei corsi di ginnastica dolce a bassa intensità. Se si vuole fare qualcosa da soli allora una bella camminata veloce è l’ideale. Sarebbe normalmente preferibile evitare sport di contatto (come le arti marziali) o dove c’è il rischio di cadute (sport di squadra, sci). Tuttavia dipende dalle competenze che si hanno in ciascuno sport. Uno studio danese ha dimostrato che l’esercizio fisico può aumentare il rischio di aborto spontaneo in donne che praticano attività sportiva ad alta intensità fino alla 13° settimana di gravidanza. Per questa ragione si consiglia moderazione e cautela nelle sessioni sportive più dure. Un corpo ben allenato affronta il parto in modo più semplice, riducendo le complicazioni e aumentando la resistenza. Sembra inoltre che la mancanza di ossigeno durante il parto si verifichi più di rado con bambini di madri allenate. Anche il clima gioca un fattore importante! Non è raccomandato alla donna in gravidanza allenarsi con climi estremamente caldi.

Dopo il parto

Non c’è un momento preciso in cui ci si può allenare di nuovo. Dipende da come è andato il parto e da come ci si sente dopo. Una cosa è certa! Il movimento è importante per rimettersi in forma. Si inizia con delle passeggiate aumentando intensità e durata della cammminata gradualmente. Un esercizio importante è quello del movimento pelvico, ed è importante tenere conto dei cambiamenti del corpo della donna nel successivi 6 mesi dal parto.

  • L’allenamento come aiuto per la formazione alla nascita

    • Si ha più resistenza
    • Si ha meno acido lattico durante il travaglio con conseguente meno dolore.
    • Ci si abitua a dare il massimo fisicamente rendendo lo sforzo del parto più facile da sopportare.
    • Per quelle che si allenano molto di frequente è possibile che il tempo del parto si allunghi.
    • La capcità polmonare è superiore e questo rende le tecniche di respirazione più efficaci.
    • Non ci si stanca in fretta grazie alle migliori condizioni fisiche.
    • Il corpo funziona meglio e si ha un migliore controllo su di esso.
    • Si ritorna in forma più velocemente dopo la nascita del bambino.
    • Quando si è troppo in sovrappeso può capitare che il bambino non ruoti in modo corretto con il conseguente rischio di taglio cesareo. Un IMC (Indice di Massa Corporea) superiore a 32 è considerato rischioso.

    Leggi questo articolo per calcolare il tuo IMC: Obesità e Indice di massa corporea

    Fonte: ostetrica, infermiera e nutrizionista Linda Tjellaug

Fonte foto: www.sats.no

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Viaggiando e stando a contatto con altre culture diverse dalla nostra, ho imparato molto, prima di tutto il gioire delle piccole cose che la vita ti regala. Attraverso questo sito desidero essere utile in qualche modo, magari anche solo trasmettendo un po' di serenità.