Riti di passaggio e antichi rituali

Questa estate ho letto un libro che mi ha appassionato davvero: Riti di passaggio. Gli inevitabili cambiamenti della vita. In realtà l’argomento, in modo più specifico sulla gravidanza ed il parto, lo avevo già affrontato in un’altra splendida lettura la scorsa estate. Si tratta di un libro di Sheila Kitzinger (che libri fantastici ha scritto!) in cui si parla anche di rituali e tradizioni dei tempi oramai passati: Rediscovering Birth. Certo, sono consapevole del fatto che non dobbiamo continuare a vivere nel passato però sono affascinata dalle tradizioni e mi piace andare a scoprire il lato di verità nascosto in ciascuna di esse.

L’inizio della pubertà è una della fasi della vita più critiche a causa degli stravolgimenti non solo fisici ma anche emotivi e psichici a cui l’essere umano va incontro.

Nelle culture antiche ragazzi e ragazze venivano accompagnati dagli anziani attraverso una iniziazione alla scoperta della sessualità. La prima mestruazione, piuttosto che considerarla una malattia se non addirittura una cosa sporca, era, come effettivamente è, l’inizio della fertilità, il passaggio all’essere donna. Le donne non erano lasciate sole. A seconda della cultura, si riunivano in capanne, parlavano, cantavano, si raccontava loro la connessione che avevano con la luna.

Si potrebbe pensare che non abbiamo più bisogno di queste cose. Il progresso, in tutti i settori della vita, vorrebbe farci credere che antiche tradizioni o rituali, sono frutto della fantasia, sono solo storie. Ma ricordate che in ogni storia, racconto o tradizione si nasconde una piccola o grande verità.

Dov’è qui la verità?

L’abbandono di queste tradizioni rappresenta la perdita dell’inno alla femminilità. La paura di abbracciare il nostro lato femminile ci sovrasta a tal punto che alcune donne diventano bulimiche o anoressiche. Come ho sempre detto anche nel mio libro (Dormire bene per crescere felici), rivolgendomi in quel caso a bambini e neonati, ogni cambiamento destabilizza ed il bambino che è molto sensibile ne risente sotto tutti gli aspetti, nei suoi normali ritmi di vita quotidiani. Spesso non ce ne rendiamo conto, forse perché non troppo attenti ad ascoltare il nostro corpo, però la stessa cosa vale per noi adulti, magari in forma più lieve.

Nelle fasi della vita così particolari come la pubertà o la gravidanza, la donna ha bisogno di essere accompagnata, guidata e supportata.

Già, anche per la gravidanza e la preparazione al parto c’erano rituali. Senza allontanarci troppo, nella nostra Italia, in Sicilia, per farvi un esempio, una donna incinta, per prepararsi ad un parto sicuro, doveva fare attenzione a non attorcigliare la collana o indossare una sciarpa troppo stretta. Rituali simili si possono trovare in tanti altri Paesi del mondo.

La gravidanza e in particolare il diventare madre è forse l’esperienza spirituale più illuminante dell’essere umano. Purtroppo tutti i corsi di preparazione al parto si occupano principalmente dei cambiamenti fisici e ormonali legati alla gravidanza ma non di quelli emozionali. Una grande mancanza che ha bisogno di essere colmata.

Un figlio ti insegnerà il significato del vero Amore perché quando guarderai tuo figlio per la prima volta e lo vedrai crescere compiendo i suoi primi passi nel mondo o lo vedrai abbozzare la sua prima parola, il tuo cuore si riempirà di un’Amore che non hai mai conosciuto prima. Si chiama amore incondizionato e daresti anche la vita per lui. La carica di energia che ti ritrovi dopo la nascita di tuo figlio è come un dono. Ti sembrerà di fare molte più cose in meno tempo, ti darà la forza anche dopo una notte di sole 2 ore di sonno. È l’inizio di un nuovo viaggio, di una nuova avventura.

Impareremo ad essere migliori per nostro figlio, per essere per lui la più grande forma di ispirazione.