Written by tamara in Educazione&Scuola.
Nell’articolo precedente si è parlato di disciplina; ma che cos’è?
In realtà quando si parla di disciplina, pensiamo subito a qualcosa di sgradevole perchè per generazioni è stata insegnata forzando il bambino con obblighi e costrizioni.
La parola disciplina in latino contiene assieme i significati di imparare, apprendere, dunque si riferisce a un processo e, al tempo stesso, indica ciò che si è imparato, la scienza, il sapere e, infine, indica il modo di comportarsi che consente di apprendere conoscenze e modalità di azione pratica e sociale. Il concetto di disciplina sembra dunque poter essere ricompreso nel concetto più ampio di esperienza. Silvana Tiani Brunelli nel suo libro “Educare con amore e fermezza la definisce in questo modo:
La disciplina è l’abilità di ordinare i pensieri, i sentimenti, le parole e le azioni in base ad un fine.
Rappresenta quindi un’abilità da raggiungere, come lo può essere il saper fare cose che ci piacciono (cantare, guidare la moto, ecc.). È una capacità della volontà umana.
L’imposizione non piace a nessuno, tanto meno si può imporre la disciplina poichè la sua origine è proprio la libera scelta. Una persona libera di scegliere è in grado di ordinare il proprio comportamento per il conseguimento di un fine.
Perciò rispettare la libera scelta di un individuo, anche di un bambino, è il primo passo per educarlo ad una sana disciplina.
Non voglio con questo assolutamente dire che il bambino deve fare quello che vuole! Nonostante questo discorso, è sempre il genitore, l’insegnante che decide per il bambino perchè questo rientra nel suo ruolo di educatore. Si tratta quindi, per l’adulto, di delineare delle aree in cui i bambini potranno esprimere le loro scelte. È un pò come se il genitore decidesse quali saranno le mete e stabilisse gli elementi generali che ne garantiranno il raggiungimento.
Non è facile, ma nel momento in cui riusciamo a rispettare il bambino e le sue scelte, avremo compiuto un passo molto importante per ottenere la sua fiducia.
Per favi capire meglio, voglio riportarvi un piccolo estratto dello stesso libro di cui sopra:
Educare con amore e fermezza, senza stimoli dolorosi, permette di arrivare infine ad una scelta libera e consapevole. Se l’educatore chiede al bambino di imparare, spiegando il valore e l’utilità del suo processo di apprendimento, ad un certo punto il bambino imparerà. Non essendo stato costretto, si sentirà libero di scegliere e potrà originare una sua scelta autonoma: potrà decidere di imparare, di acquisire delle conoscenze, di conquistare delle abilità.
La bellezza dell’educare con amore e fermezza risiede proprio in questo: il grande rispetto donato al bambino che gli permette di arrivare integro alla possibilità di sciegliere.
Sommando le abilità di relazione via via descritte, l’educatore può concepire ed insegnare la disciplina come abilità. La volontà personale viene ordinata ed indirizzata per realizzare un fine ed una condizione di vita migliore.
ha
imparare le lingue puoi essere considerata come una disciplina? grazie par la sua risposta in anticipo
tamara
Ciao Ha, domanda interessante.
La definizione che riporto dice: La disciplina è l’abilità di ordinare i pensieri, i sentimenti, le parole e le azioni in base ad un fine. Quindi, per essere indentificata come una disciplina, dobbiamo essere in grado di ordinare i nostri pensieri, sentimenti, parole e azioni per ottenere il nostro scopo dell’imparare le lingue. Qui c’è di mezzo la libera scelta e la facoltà di decidere per se stessi. Ha senso per te questo ragionamento?