Written by tamara in Educazione&Scuola, Sviluppo mentale.
I bambini iniziano prestissimo a sognare, anche se al risveglio non ricordano o non ci raccontano. I sogni di un bambino piccolo sono legati ai loro bisogni primari come il mangiare, l’affetto, ecc. ed alle esperienze di tutti i giorni. Conoscere i sogni dei bambini non è solo curiosità ma è anche molto utile per conoscere e capire le difficoltà, i conflitti interiori che si presentano ed aiutarlo nel modo giusto.
Nel sogno dei bambini è determinante il ruolo dei genitori generalmente rappresentati con figure forti come il re e la regina o il principe e la principessa oppure sono raffigurati con dei simboli (giganti o animali feroci per rappresentare l’autorità; case, chiese, stufe per rappresentare il calore materno).
Cerchiamo brevemente di capire la figura materna nei sogni dei bambini e per fare ciò abbiamo bisogno di capire quali sono le fasi dell’attaccamento. Come possiamo leggere nell’articolo “Attaccamento madre-bambino”, la fase dell’attaccamento rigido che va dai 7 ai 24 mesi, è per il bambino un periodo angoscioso in quanto la figura materna inizia a diversificarsi da sé e dall’ambiente familiare; ossia se fino ad ora il bambino si considerava un tutt’uno con la madre, adesso comprende che è una figura indipendente, staccata da sé. La madre sarà “buona” quando è presente e “cattiva” quando è “assente” (dove per assente si intende una sorta di “presenza-assenza”) e ora comprende che l’ostilità verso la madre “cattiva” è rivolta in realtà alla stessa persona oggetto di amore.
La figura paterna invece è considerata in modi differenti da bambino e bambina.
Per i bambini possiamo parlare del complesso di Edipo che insorge verso i 3 anni e verrà superata intorno ai 6 anni (vedi anche “Aggressività e sessualità nell’infanzia”). Dai sogni appare evidente che i bambini presentano nei confronti del padre un atteggiamento aggressivo dovuto al fatto che esso rappresenta un ostacolo al rapporto esclusivo con la madre e, allo stesso tempo, un desiderio di identificazione poichè, se è come il padre, la madre non potrà non amarlo. Quest’ultimo aspetto è molto importante nel corso della vita, infatti, anche se ora è il padre il suo modello, in seguito ci saranno altre figure che sostituiranno il padre come insegnanti o educatori. Il riuscire a superare l’ostilità verso il padre ora, ma anche verso le altre figure poi, sarà per lui fonte di miglioramento, una molla da cui inizia sia l’adattamento alle norme sociali che il suo sviluppo culturale.
Per le bambine invece si parla di complesso di Elettra che è simile al complesso di Edipo solo che i ruoli vengono invertiti. Infatti le bambine rivolgono una forte carica affettiva nei confronti del padre e questa situazione le fa soffrire poichè le pone come rivali della madre.
La soluzione le bambine la troveranno solo quando, da ragazze, troveranno in un ragazzo il fascino e la virilità ideali.
Se nella bambina si presenta una forma di rifiuto nel confronti del padre si potrebbe produrre un comportamento di tipo virile e un rifiuto della femminilità che si ripercuoterà anche in età adulta rifiutando dolcezza, tenerezza, affetto per i figli e assumendo atteggiamenti autoritari di tipo maschile.
Se sentiamo dire da nostro figlio che ha sognato la morte del padre, non ci dobbiamo spaventare poichè nell’interpretazione dei sogni, è piuttosto comune sognare la morte delle persone rappresentative del periodo precedente ormai superato; è identificativo del momento in cui i bambini raggiungono la maturità, intesa come superamento di una fase di sviluppo, e cioè in corrispondenza di radicali cambiamenti della propria esistenza.
Molto interessante un’intervista a Hellinger in un’articolo di Terra Nuova che risponde alla domanda “cosa rende felici i bambini?“. La cosa più importante è che il bambino possa amare in egual modo entrambi i genitori e il modo migliore è alimentare lo loro autostima anche con semplici frasi:
la madre guarda il bambino e dice: Quando ti guardo, vedo in te tuo padre, e in te amo tuo padre, e il bambino immediatamente è felice. E se la madre aggiunge: Sono contenta che tu diventi come tuo padre, allora il bambino diventa ancora più felice.
Naturalmente anche il padre guarda il bambino e dice: Quando ti guardo, vedo in te tua madre, ed in te amo tua madre, e sono contento che tu diventi come lei, tutto questo è quanto rende il bambino profondamente felice.