Written by tamara in Gravidanza, Parto e Post-parto.
Il rilassamento è l’arte del “lasciar andare” permettendo alla pace di fluire attraverso il tuo corpo. Il rilassamento non dovrebbe essere inteso come un esercizio da fare di tanto in tanto ma piuttosto come l’abilità di rilassare i muscoli ogni volta che si decide di farlo, non solo quando ci si sente più predisposti.
Il rilassamento è necessario quanto il respirare ed è vitale durante il parto. La tensione rende il parto doloroso. Quando non ci si rilassa durante il parto, si diventa subito esauste a causa della tensione generalizzata di tutti i muscoli del corpo in risposta allo stress delle contrazioni. Praticamente si butta via energia inutilmente. Il dolore si sentirà molto di più e le abilità di controllo sul nostro corpo diminuiscono.
La tensione generale e l’ansia a volte possono influenzare il lavoro dell’utero provocando contrazioni non regolari. Si tratta di contrazioni dolorose non efficaci alla dilatazione della cervice. Lo stress e l’ansietà alterano la chimica dell’intero corpo riducendo l’afflusso dell’ossigeno al bambino e rallentando il processo del parto.
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Per questo motivo è importante imparare a rilassarsi e per imparare a gioire del rilassamento dobbiamo essere in grado di “centrarci” su noi stessi. Lo possiamo fare seguendo questi quattro semplici consigli:
Ci sono diversi metodi di rilassamento, per ora parleremo di quattro, che sono tra i più popolari. Si può fare pratica in casa con il propripo partner così che al momento del parto avrete familiarità con la tecnica e la fase di travaglio e parto diventeranno più spontanei.
Il T.A.R. è la tecnica di rilassamento più diffusa in Europa ed è basata sul metodo Schultz del rilassamento e della respirazione. Non mi soffermerò su questa tecnica perché l’ho già affrotata tempo fa. In questo articolo infatti, Training Autogeno Respiratorio (T.A.R.), trovate un mini corso.
Il parto attivo è stato sviluppato da Janet Balaskas ed è basato sullo Hatha Yoga. Si concentra sul muoversi cambiando posizione di frequente durante il travaglio e partorendo utilizzando la posizione accovacciata, inginocchiata o a quattro zampe. Per riuscire bene con il parto attivo è bene esercitarsi di frequente con esercizi di stretching durante la gravidanza.
Qui di seguito un video con esercizi di stretching da fare nei tre trimestri di gravidanza.
Hatha Yoga è la forma di yoga più praticata al mondo. Utilizza posture (asana) e il respiro consapevole (Pranayama) in combinazione con la concentrazione mentale per sviluppare consapevolezza, forza, flessibilità e rilassamento. Attraverso l’uso corretto delle posture lo Hatha Yoga porta equilibrio, forza e un senso di benessere per il praticante.
Se potete, iscrivetevi ad un corso di yoga! Se non ne avete la possibilità, qui sotto un video per lo yoga in gravidanza; sono ben 27 minuti.
Buon lavoro!
Michel Odent è colui che ha riscoperto l’uso del parto in acqua offrendo alla donna la possiblità di rilassarsi in una vasca di acqua calda e in una stanza buia.
Le sue preparazioni al parto prevedono degli incontri dove i futuri genitori, ostetriche, medici e bambini piccoli si ritrovano per cantare.
La posizione che Odent predilige per il parto è quella “squat” o anche detta accovacciata dove la donna è supportata dal partner da dietro.
Questa tecnica viene chiamata così perché non si tratta di un vero massaggio. Infatti qui sarà il tuo partner a darti il messaggio, toccando una determinata zona del corpo, per dirti rilassa qui. La risposta alla pressione e al calore delle mani è quella di un’immediato rilassamento. Si tratta di una tecnica da fare spesso durante la gravidanza così che, arrivati al giorno del parto, l’effetto del tocco sarà immediato ed efficace.
Come funziona.
Mettiti stesa o seduta su dei cuscini morbidi.
Contrai differenti muscoli per volta e fai attenzione a quali sono le tue sensazioni.
Il tuo partner appoggerà, in totale relax, le mani sulla zona tesa e, appena ti senti toccare, con un respiro profondo, rilascerai la tensione, come se essa fluisse attraverso il tocco.
A volte il tocco può trasformarsi in un lieve massaggio, ma dev’essere davvero molto lento e leggero. Un massaggio veloce e intenso produrrebbe l’effetto opposto al rilassamento.
Nel caso si volesse fare un lieve massaggio, è una buona idea usare un olio da massaggio per permettere alle mani di scivolare sulla pelle in modo delicato. Tra un esercizio e l’altro, parlate. Spiega le sensazioni che provi, se per esempio il tocco ti sembra meglio più leggero o più forte.
Anche durante il travaglio è consigliato parlare delle tue sensazioni. Alcune donne, durante la fase del parto, non amano essere toccate oppure il tocco lo ritengono superfluo. È molto importante esprimere questi desideri al proprio partner perché in fondo la tecnica è in funzione del rilassamento e del benessere.
Quali sono le zone da toccare.
Un leggero massaggio appena sopra l’osso pubico, può alleviare il dolore e la tensione del travaglio.
Spesso la tensione alle spalle, a causa dello stress, causa un respiro difficile o forzato ed a volte anche mal di testa. Durante il parto la tensione alle spalle si trasforma invece in un respiro pesante ed in preda al panico, tanto da portarti all’iperventilazione. Come effetto collaterale l’iperventilazione riduce la quantità di ossigeno diponibile per il bambino ma se sai come rilassare le spalle, non andrai in iperventilazione.
Il tuo partner appoggerà le mani sopra le tue spalle e tu rilascerai la tensioni di quei muscoli. Prova anche premendo la testa e le spalle sul cuscino dietro di te (situazione simile si può presentare al momento del parto) e vedi che effetto ottieni.
Durante il travaglio, ci si sente molto concentrati e ansiosi. Questo si esprime con la tensione dei muscoli facciali e rende difficile il rilascio dei muscoli vaginali e del perineo. La tensione dei muscoli facciali si traduce anche in mal di testa e dolori al collo.
Il tuo partner può circondare la testa con le mani e appena senti una leggera pressione alle tempie, rilascia i muscoli.
Lo stesso vale per il viso. Rilascia la tensione appena il partner tocca, sempre con leggera pressione, con le punta di due dita sull’osso delle tempie.
Quando arrivano forti contrazioni viene spontaneo aggrapaprsi a qualcosa, contraendo i muscoli delle braccia. Questo peggiora le cose soprattutto se aggiungiamo la tensione alle spalle, che interferisce con la respirazione, così che si inizia a perdere fiato e ad ansimare. Prima tendi i muscoli e appena il partner appoggerà le mani rilascia la tensione.
Il partner appoggerà una mano all’attaccatura del braccio con la spalle e l’altra all’interno del braccio, sul bicipite. Appena rilasciata completamente la tensione in quel muscolo, il partner dovrebbe muovere lentamente la mano dal bicipite accarezzando il braccio fino al polso e tenere. Questo è un ottimo esercizio all’inizio di ciascuna contrazione.
Quando si sente la pressione del bambino che sta per nascere, spesso si contraggono i muscoli delle cosce. Qui è importante, per permettere la nascita del bambino, di rilasciare completamente la tensione delle cosce. Quando i muscoli sono molto contratti le gambe si irrigidiscono e vengono crampi ai piedi. Il dolore dei crampi si può risolvere con un massaggio.
Nel caso di crampi, il partner posizionerà una mano all’esterno della coscia in alto e l’altra all’interno. Poi lentamente sposterà la mano posizionata all’interno coscia, lentamente accarazzando tutta la gamba in fondo fino alla caviglia.
Per rilasciare la tensione, il tuo partner può appoggiare le mani sulle cosce in alto e all’esterno facendo una leggera pressione.
Quando si arriva alla fine della prima fase di travaglio e cioè quando le contrazioni sono costanti e ravvicinate (almeno una ogni minuto o più), si può avvertire una sensazione di freddo. In questo caso risulta utile massaggiare lentamente e delicatamente i muscoli dell’interno coscia. Il partner posizionerà le mani all’interno coscia e accarezzerà lentamente fino alle ginocchia e poi ritornerà in alto continuando nel massaggio compiendo un cerchio. Rilasciando la tensione in quella zona si riscalderanno anche le gambe e la situazione migliora rapidamente.
Per ricordare di rilassare il pavimento pelvico e il perineo, il partner potrà appoggiare le mani all’interno coscia.
Se sei stesa di lato nel momento del travaglio, potresti sentire la necessità di metterti in posizione fetale. In questa posizione è utile un massaggio alla schiena utilizzando i pollici e facendo una leggera pressione ai lati della colonna vertebrale.
Spesso si prova dolore nella zona lombare durante il travaglio, solitamente nella zona dell’osso sacro.
Il tuo partner può posizionare le mani sopra l’osso pelvico, con i pollici che si toccano e muovere le mani da dietro la schiena in avanti.
Spesso durante la fase di espulsione, a causa della pressione del bambino contro il retto e l’ano, si prova la sensazione di andare al bagno e questo provoca tensione di questi muscoli.
Il partner può massaggiare i glutei andando in profondità delle parti grasse con movimenti molto lenti come se si stesse impastando il pane.
Altro esercizio che può aiutare nel caso, è questo: mettersi in ginocchio e apoggiarsi con la testa e le braccia su una sedia e portare i glutei verso l’alto. Il tuo partner posizionerà una mano con la curva proprio alla base della spina premendo e muovendo facendo compiere un leggero dondolio. In risposta tu rilascerai la tensione in quell’area.